Tragedia di Roccapiemonte, due novità importanti nelle indagini

Il ritorno a parlare da parte della madre della piccola Maria e la conferma ai carabinieri di una testimonianza sull’orario contribuiscono a ricostruire quanti accaduto il 2 settembre scorso

Due importanti novità che possono contribuire a fare luce sulla tragedia di Roccapiemonte, dove il due settembre scorso, sotto una siepe che divide il condominio di via Roma 234 da via Amatruda e da uno stabile vuoto fu trovato il corpicino della neonata. A raccontare in esclusiva le due novità è stata La Città e uno dei due elementi è emerso sotto un post di un articolo di RTAlive.
1. La prima novità riguarda Margherita Galasso che ha parlato con lo psichiatra Ferdinando Pellegrino, incaricato dal Gip Luigi Levita di stabilire se l’indagata possa rimanere in carcere o debba essere ospitata in un’altra struttura, stante le sue pregresse malattie psichiatriche. Era presenti alle domande poste dal consulente del giudice per le indagini preliminari anche il consulente del pubblico ministero, lo psichiatra Antonio Zarrillo, e quello della difesa, lo psichiatra Michele Lupo. La 42enne ha risposto a domande generiche ed è sembrata in condizioni fisiche migliori. La prossima settimana inizierà, invece, la consulenza di Zarrillo, uno dei maggiori esperti anche in relazioni e comportamenti durante e post lochdown. Sarà lui a redigere la perizia sulla capacità di intendere e di volere della donna. Un punto centrale dell’inchiesta sarà comprendere se l’indagata è capace di intendere e di volere. Per il pm Roberto Lenza che dirige queste delicate e non facili indagini stabilire questa capacità dell’indagata è molto importante. Non solo perché la donna potrebbe raccontare quanti accaduto la sera del parto ma anche ciò che sono stati i nove mesi di gravidanza, ma anche per un punto specifico. Se è incapace di intendere e di volere, bisogna capire come sia riuscita a tenere nascosta, a dire del marito Massimo Tufano che si è detto all’oscuro della sua gravidanza, i nove mesi di gestazione, così come anche il parto, anche questo ignoto al coniuge. Può una donna incapace di intendere e volere portare avanti una gravidanza, partorire e disfarsi del corpicino della figlia senza dire niente a nessuno, senza avere bisogno di aiuto? Se questo è non facilmente credibile in una persona che è capace di intendere e di volere ancor di più lo è se è incapace. Da valutare anche se la donna fosse in uno stato di sedazione perdurante sia nei nove mesi di gravidanza sia al momento della nascita della figlia, stabilendo la possibilità che lei non si sia resa conto di quanto stesso avvenendo. In questo caso, da chiarire pure la necessità di una tale sedazione e da chi sia stata disposta. Un quadro che sarà incrociato con l’esame della documentazione sanitaria acquisita.

2. Un condomino ha confermato ai carabinieri che alle 15,20 del 2 settembre 2020, sotto la siepe dove è stata ritrovata la piccola Maria non c’era nessun corpicino. Questo quanto aveva scritto in un post sotto un articolo di RTAlive pubblicato nel gruppo “Rocca Città viva” che poneva in luce i dubbi sulla vicenda neonata trovata morta il due settembre è stato postato un importante commento. Una novità importante per le indagini. L’orario di ritrovamento del corpicino è quello delle 19 del 2 settembre. Il corpicino era deceduto dopo un’ora, un’ora e mezzo dalla nascita. Il parto è avvenuto, secondo i medici dell’ospedale che hanno visitato la sera del 2 settembre Margherita Galasso, entro 24-36 ore prima. Mettendo insieme i tre parametri, se non sono errati, il corpo sarebbe rimasto abbandonato sul posto dopo essere stato lanciato dal balcone anche per più di un giorno prima da quando è stato ritrovato. Questo non è facilmente ipotizzabile, anche perché verrebbe da chiedersi perché come mai nessuno se ne sia accorto prima che il corpicino era lì sotto la siepe, in una zona visibile. Lo stesso Tufano ha detto di non averlo visto il 2 settembre mattina. Altra ipotesi, è quella che il corpo sia stato gettato lì dopo un giorno e più dalla nascita: per tutto questo tempo il cadavere della piccola dove è stato? Sotto il post, il testimone aveva scritto: «Di sicuro il corpo non è stato li per più di un giorno, sono passato proprio in quel punto per prendere l’auto alle 15e20 del 2 settembre e non c’era assolutamente nulla…… assurdo». Insomma, ritiene certo che a quell’ora il corpicino non c’era. Se fosse riscontrata questa ipotesi, confermata ai carabinieri, o il parto è avvenuto dopo le 15,20 del 2 settembre o il corpo è stato gettato dopo il 2 settembre, con tutto quello che ne consegue. Un dato molto importante nel prosieguo delle indagini. I Ris, nel loro sopralluogo, giovedì scorso si sono soffermati per molto tempo proprio sul luogo del ritrovamento del cadavere ma anche in due auto e altri luoghi, oltre l’appartamento, per stabilire se vi fossero ulteriori tracce del corpicino di Maria.
D.N.

loading ads