Regionali 2020. La grande affermazione di Anna Longanella

È stata la vera sorpresa di una campagna elettorale particolarmente dura e combattuta fino all’ultimo voto

La biologa sangiorgese, specializzata in virologia, ha ottenuto ben 5284 preferenze confermandosi la donna più votata tra tutte le candidate salernitane del centro sinistra in corsa per uno scranno al consiglio regionale e la seconda in assoluto in provincia di Salerno. I riflettori sulla campagna elettorale per le regionali 2020 in Campania si sono spenti ormai già da alcuni giorni, resta ancora qualche manifesto a ricordare la competizione, mentre i crocicchi ed i capannelli di persone intente a discutere su chi sarebbe stato il nuovo governatore della Regione, e chi tra i candidati sarebbero stati gli eletti, ormai sono svaniti. Rimangono brevi scambi di battute, frasi pronunciate a mezza bocca, ma c’è ancora chi parla di candidati, di esclusi, di bocciati e dei più votati, soprattutto di quelli che alla loro prima esperienza hanno incontrato larghi consensi da parte dell’elettorato. Nel gruppo di questi ultimi il nome ricorrente è quello di Anna Longanella, una neofita della politica sebbene proveniente da una famiglia da sempre titolare del brand “politica attiva”, una politica fatta sempre e per Castel San Giorgio. La dottoressa Longanella o meglio Anna, come la chiamano con affetto i suoi concittadini, professionista, donna e madre, impegnata nel suo lavoro quotidiano, lontana anche con il pensiero dall’idea di potersi cimentare in una campagna elettorale importante come quella regionale, tra le tante donne che gravitano nell’area Pd, era stata invece scelta dai vertici del partito di Zingaretti che avevano puntato proprio su di lei, mettendo da parte le autocandidature di altre donne pidiessine. Da sempre impegnata nell’azione cattolica, nel mondo del volontariato e del sociale, e da sempre vicina al Pd, ha accettato orgogliosa, pur sapendo di affrontare una campagna elettorale difficile e delicata, soprattutto in tempo di restrizioni dovute al covid19; e chi meglio di lei, virologa, non poteva non conoscere le difficoltà anzitempo, ma prescelta, ha accettato e si è confrontata con gli altri candidati. Da subito si è attivata lanciandosi immediatamente nel pieno della campagna elettorale, organizzando e partecipando ad incontri con gli elettori su tutto il territorio della provincia di Salerno, permettendo così agli stessi di conoscerla, e di farsi conoscere. Da subito la sua simpatia, la sua disponibilità, la sua spontaneità ma soprattutto la sua professionalità hanno fatto presa sulle persone, tanto da farle raccogliere nella provincia di Salerno ben 5284 preferenze che le hanno permesso di attestarsi al quinto posto della lista PD e prima tra le donne, risultando la più votata della compagine del centro sinistra salernitano.

iscriviti-al-nostro-canale-telegram-rtaliveQuella di Anna Longanella è stata una campagna elettorale sobria, senza uno smodato uso di manifesti – a differenza di tanti candidati che con i loro volti hanno tappezzato interi spazi elettorali occupando anche quelli degli altri -. Una campagna elettorale fatta di messaggi concreti, prediligendo i social, con i quali proponeva, nella eventualità della sua elezione, interventi mirati, in primis quelli sulla sanità, mondo a lei congeniale, interventi sul fiume Sarno, e la politica costruttiva in favore delle donne impegnate in politica, per un loro giusto collocamento nei quadri dirigenziali, nonchè interventi mirati alla lotta al drammatico fenomeno del femminicidio.

La mancata elezione di Anna Longanella “neofita” della politica sul campo, per lei, non rappresenta certamente una sconfitta, né la relega in un angolo, 5284 preferenze rappresentano un seguito numeroso in una provincia estesa come quella di Salerno e ben 966 preferenze nel suo paese di origine,Castel San Giorgio, dove altri due esponenti politici della stessa compagine di centro sinistra erano scesi in campo in liste diverse, e la presenza sul territorio di altri candidati che a Castel San Giorgio hanno attinto centinaia di voti, fanno ben comprendere che le attestazioni di stima e la fiducia in Anna Longanella da parte dei suoi concittadini è stata ben riposta, e di questo sicuramente la direzione del Pd dovrà tenerne conto per il futuro. Certo in un paese a guida Pd, la candidata Anna Longanella avrebbe dovuto raccogliere più suffragi, è palese che le scelte dell’amministrazione comunale sono ricadute su altri candidati.

Ora si attendono le decisioni e le scelte della direzione provinciale nei confronti della candidata femminile più suffragata, un attestato di merito che le si dovrà obbligatoriamente riconoscere: una “donna nuova” che senza gli endorsement che dovevano arrivare dal partito è risultata tra le più votate, la cui figura ha il destino tracciato da rottamatrice dei dinosauri del Pd che non hanno saputo far leva sulle proprie comunità di riferimento. Al di là del cerchio magico e dei fedelissimi il Pd ha indubbiamente bisogno di rinnovarsi visto l’ultimo quinquennio deluchiano in avvio. Un partito che ha bisogno di freschezza e di competenza sui territori troppo agganciati a logiche medioevali di concepire il consenso. La “svolta buona” in quest’ottica potrebbe essere proprio Anna Longanella, bisognerà attendere ora le decisioni che saranno prese a via Manzo a Salerno, sede della segreteria provinciale del PD.

Luisa Trezza
Giambattista Rescigno

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