Fuga da Cuofano
Le previsioni climatiche dell’amministrazione Cuofano, da sereno variabile, sono passate a pioggia e temporali. È questo il termometro di una situazione politica interna dell’esecutivo che, dopo l’allontanamento dell’assessore Battipaglia, sta vivendo momenti davvero critici. La tenuta di un tempo sta venendo meno e la fuga dal sindaco in carica Giovanni Maria Cuofano è ormai ai suoi inizi. Dopo la fuoriuscita dalla maggioranza dei consiglieri comunali Annabel Villani e Giuseppe Salzano, lascia la Giunta l’assessore Bartolo Pagano. Non ha usato mezze parole nella lettera di dimissioni l’avvocato nocerino che ha sottolineato una situazione di “grande e grave confusione amministrativa”. Ma non solo questo. Pagano ha evidenziato quanto sia stato “indecoroso lo spettacolo a cui la cittadinanza ha dovuto assistere in occasione della recente tornata elettorale per il voto regionale”. Chiarezza, disponibilità, responsabilità e rispetto della città, è ciò che viene richiesto al sindaco. Sotto accusa anche il servizio del ciclo integrato dei rifiuti, nonché il “distorto funzionamento del servizio Avvocatura”. Bartolo Pagano, deluso per i suggerimenti non accolti dal capo dell’esecutivo, non ha assolutamente condiviso la revoca dell’assessore Anna Battipaglia, soprattutto “né i modi né i contenuti e né la forma”. La crisi in maggioranza, ormai oggettiva, necessiterebbe, secondo l’ex assessore, di un azzeramento della Giunta, ed il diniego a farlo da parte del primo cittadino, è un ulteriore elemento di non condivisione per il modus operandi adottato. La decisione di non azzerare l’esecutivo è per Pagano immotivata.
Varie situazioni, dunque, che hanno indotto il legale a rassegnare le dimissioni. “Prendo atto – ha scritto nella missiva indirizzata al primo cittadino – che la posizione da me assunta non é più compatibile con la mia permanenza nella compagine amministrativa e, lungi da me dal voler aprire crisi pretestuose, dannose sterili e, soprattutto contrarie agli interessi della città, ma solo al fine di darti la possibilità di fare (una volta e per sempre) chiarezza sulle tue reali intenzioni e sui rapporti con tutte le componenti che sostengono la civica amministrazione, ti rimetto le deleghe che all’atto della nomina ad assessore mia hai conferito, rassegnando le mie dimissioni”. È sicuramente una perdita importante per l’esecutivo che, già in consiglio comunale dovrà contarsi, e adesso anche in Giunta. Due assessori fuori in pochi giorni, non è certo sintomo di un clima sereno.
Giuseppe Colamonaco