Nocera, il Comune ordina alla Gori di controllare e ristabilire i parametri delle acque di scarico

Arriva la stretta di Palazzo di Città sulle acque reflue

È stato emesso dal Settore Territorio e Ambiente un provvedimento,  firmato dal dirigente Antonio Fontanella, che ordina alla Gori, gestore dei servizi idrico – integrato, di “porre in essere – si legge nel documento – tutte le attività necessarie, in un termine massimo di 90 giorni, affinché i valori delle acque di scarico dei Tla (terminali liberi in ambiente) presenti sul territorio comunale rientrino nei parametri fissati dalla Tabella 3 allegato 5 della parte Terza del decreto legislativo 152 del 2006, controllando, in particolare, se le immissioni dei reflui nei collettori cittadini subiscono un primo trattamento depurativo attraverso l’installazione di vasche Ihmoff o altri sistemi analoghi”, anche alla luce della nota Gori del primo giugno di quest’anno. Inoltre, sempre nell’ordinanza, si chiede di “effettuare  immediati campionamenti delle acque di scarico di tutti i Tla esistenti sul territorio comunale e all’esito di adottare provvedimenti necessari, compresi quelli indicati al punto a), per conformarsi ai parametri tabellari suddetti e relazionando in merito”. Il Settore Territorio e Ambiente ordina all’Eic, Ente idrico campano, “responsabile in solido della Gori, di adottare tutte le azioni operative e di controllo sul proprio soggetto gestore affinché vengano realizzate le attività indicate nei punti a) e b)”. Infine, “il Genio civile e la Provincia di Salerno – si legge – sono sollecitati ad adottare i provvedimenti di propria competenza. L’Asl Salerno è invitata a verificare ulteriormente se le risultanze delle analisi dell’Arpac in questione possono essere lesivi della salubrità dei cittadini ed eventualmente indicare i possibili provvedimenti da adottare nell’immediatezza a tutela della salute pubblica”. La polizia municipale e le altre forze dell’ordine sono incaricate al controllo dell’ordinanza in questione.

Il tutto nasce dalla volontà dell’amministrazione di coinvolgere tutti gli attori istituzionali competenti sulle aste torrentizie e fluviali ai fini della bonifica e della depurazione, come redatto il 15 ottobre del 2018 nella istruttoria dell’apposita conferenza dei servizi. Nel 2019 detta conferenza, stabilisce, con invito del sindaco Manlio Torquato, ad adottare il più urgente provvedimento di verifica e di controllo in capo ai singoli enti intervenuti. L’adozione di tale atto amministrativo, è dovuto a campionamenti dei dati Arpac (nota del 10 settembre 2019) acquisiti dal Comune, a quelli relativi alla denuncia di alcuni cittadini e di un consigliere regionale con segnalazione ai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore di un scarico in via Pucci e dal sopralluogo della polizia municipale nella stessa zona. I dati rilevati, dalla lettura delle analisi di detti campionamenti, superano i parametri stabili dalla normativa. Valori confermati dai rapporti di prova dell’area analitica del dipartimento provinciale di Napoli,  dei tecnici dell’Arpac con i carabinieri di Nocera Inferiore e della polizia municipale. Palazzo di Città ha provveduto, prima di pubblicare l’ordinanza in oggetto, a diffidare la Gori, invitandola a porre in essere tutte le attività necessarie sui terminali liberi in ambiente, in modo far rientrare i valori ritrovati nei parametri della normativa in corso. Inoltre, visti che i tempi della realizzazione della rete fognaria non sono brevi (probabilmente ci vorranno tre anni) e che gli esiti analitici rappresentano l’inosservanza del decreto legislativo 152 del 2006, oltre al Testo unico dell’ambiente sul controllo degli scarichi, il Comune di Nocera Inferiore ha ritenuto di ordinare alla Gori tutte le misure necessarie per ristabilire i parametri delle acque di scarico secondo legge: il titolo amministrativo emesso é esecutivo ed immediatamente eseguibile.

Giuseppe Colamonaco

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