Ministra Bellanova e l’Ass. nazionale consorzi di bonifica e irrigazione uniti sugli investimenti irrigui da 4 miliardi

All’incontro con Teresa Bellanova, ministra alle Politiche agricole registrata convergenza su Recovery fund

Un tassello importante della progettualità da finanziare con le risorse economiche del Recovery fund – valore oltre 4 miliardi di euro – sarà quella espressa dai consorzi di bonifica ed irrigazione. Tanto è emerso nella serata di ieri, 7 settembre 2020, quando la ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova ha incontrato a Piedimonte Matese (Caserta) nella sede del Consorzio di bonifica del Sannio Alifano il presidente Alfonso Santagata, il direttore generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue(ANBI) Massimo Gargano, il commissario del Consorzio generale per la bonifica del bacino inferiore del Volturno, Carlo Maisto. Il presidente del Consorzio, nel presentare i numeri dell’ente – un comprensorio di circa 195.000 ettari nelle province di Caserta, Benevento e Avellino ed impianti irrigui che servono circa 18.000 ettari  – ha ricordato come sia a portata di mano l’opportunità di ampliare e migliorare l’irrigazione con la costruzione della rete di adduzione a servizio della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro.

Santagata ha sottolineato l’esigenza di avere a disposizioni maggiori fondi non solo sul fronte degli investimenti, ma anche su quello della manutenzione straordinaria, sul quale con l’articolo 63 del decreto Semplificazioni si è fatto un primo importante passo avanti:“ Adesso che la strada è stata tracciata, si tratta solo di ampliarla e di percorrerla a tutta velocità grazie alle ingenti risorse che ben presto verranno messe a disposizione dell’Italia da parte dell’Unione Europea – ha sottolineato Santagata.Sull’utilizzo del Recovery fund si è registrata un’ampia convergenza sull’esigenza espressa dai Consorzi di bonifica di finanziare progetti esecutivi per oltre 4 miliardi di euro, che realisticamente possono essere impegnati entro la fine del 2023, e sulla necessità, espressa dalla ministra di investire in un piano invasi che renda al contempo i territori più resilienti alla siccità ed agli eventi meteo estremi. “Una risposta intelligente dal mondo dei Consorzi può venire anche sul versante di un sempre più frequente riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue depurate – ha tra l’altro sottolineato Gargano. La ministra ha colto l’occasione per sollecitare come sia però anche necessario “Portare nel Mezzogiorno i Consorzi di bonifica tutti ad un livello adeguato.”

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