Capigruppo, Spinelli chiede la videoconferenza per motivi di sicurezza 

Contestato il metodo “fisico”

Una voce fuori dal coro, rispetto alla riunione di ieri, è quella del consigliere del M5s Vincenzo Spinelli. L’avvocato giuslavorista non si sottrae alle sue responsabilità, ma chiede più attenzione in termini di sicurezza: “Sì alla fase 2, sì alla responsabilità , sì alla cautela, no alle leggerezze. Questo deve valere per tutti noi e in tutti i settori anche in quello politico-nocerino. Fase 2, infatti, per quanto mi riguarda non significa lanciarsi irresponsabilmente per le strade o all’interno del Comune se non strettamente necessario”. All’incontro dei capigruppo, Spinelli, non ha partecipato, motivando il perché: “Al di là di un contestuale impegno che mi avrebbe comunque impedito di partecipare, ho voluto dissentire ugualmente su questa primissima riunione fisica poiché ritengo che ove possibile dobbiamo utilizzare lo strumento della videoconferenza, già sperimentato durante la Fase uno. Infatti credo che durante questi mesi molti di noi hanno potuto apprezzare l’aspetto positivo della tecnologia e l’utilità della videoconferenza, strumenti che devono essere utilizzati anche in ambito politico visto che sono idonei a sostituire efficientemente la riunione fisica in presenza e visto che ancora non siamo usciti dall’emergenza sanitaria. Sono del parere che le riunioni fisiche dei consiglieri comunali devono essere utilizzate solo in via sussidiaria, cioè quando la videoconferenza non è idonea a raggiungere quello scopo che si voleva raggiungere con la riunione. Quindi nella quasi totalità dei casi la videoconferenza può essere utilizzata”. Il consigliere pentastellato auspica, in virtù delle considerazioni espresse, che in futuro gli incontri possano avvenire utilizzando la tecnologia. 

 gc 

                                                                            

                                                                       

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