Pagani ambiente e Pagani servizi nel mirino dei sindacati. Chiesto intervento del prefetto
Il segretario regionale della Filas, Domenico Merolla, ha scritto alla prefettura di Salerno in relazione ad alcune criticità che stanno attraversando le società Pagani ambiente e Pagani servizi. Nella missiva si legge: “Con grande rammarico deve constatare che, ad oggi le nostre comunicazioni dei giorni scorsi e relative alle criticità che affliggono le società Aspa e Pagani Servizi non hanno avuto alcun riscontro. Si chiede a S.E. il Prefetto di Salerno di agire con immediatezza attraverso i Commissari Prefettizi”. Il sindacato chiede che vi sia una convocazione per dirimere la vicenda. “Si sta pregiudicando il futuro di decine e decine di lavoratrici e lavoratori della Pagani Servizi – continua il comunicato – mentre all’Aspa continuano a fare assunzioni contro legge e contro gli obblighi di oculatezza, assunzioni in capo a società cooperative alle quali incomprensibilmente viene affidato il servizio di spazzamento. Tenga conto che il 30 Aprile scade la proroga dei servizi affidati alla Pagani Servizi, non certamente la necessità di epletarli, qualcuno potrebbe voler mettere le mani sulla gestione della sosta, delle pulizie, della manutenzione ordinaria….ecc, ecc. Si sta perpetrando uno scempio gestionale alla società ASPA nella indifferenza del Socio Unico che, in taluni casi, rasenta la connivenza. Sono mesi che si consuma il dibattito al Comune su cosa fare delle due società partecipate senza trovare alcuna soluzione che tuteli l’interesse collettivo, continuano nell’impunità più assoluta a fare interessi privati e a fregarsene delle famiglie dei lavoratori”. Inoltre, si legge: “Alla luce di quanto sopra nel chiederLe ancora di intervenire con immediatezza, siamo a comunicarle lo stato di agitazione di tutto il personale. Inoltre le rappresentiamo che a fronte della mancanza di chiarezza i lavoratori potrebbero attivare azioni sconsiderate per le quali anche Lei dovrà assumersene la responsabilità, i lavoratori sono stanchi di subire le angherie di chi ritiene le aziende pubbliche alla stregua di un bancomat personale/elettorale”.
gc