Muore aspettando l’avvio delle terapie. L’amara denuncia di Villa dei Fiori

È morta attendendo cure che non sono mai arrivate. D’A. L. 89 enne di Nocera Inferiore, affetta da morbo di Parkinson e da una vasculopatia cerebrale cronica, da mesi era in lista d’attesa per poter accedere ad un percorso riabilitativo presso il centro Villa dei Fiori di Nocera Inferiore.

L’anziana donna nonostante si fosse rivolta anche ad un legale, non è mai riuscita a sbloccare la sua pratica, rimasta probabilmente in qualche cassetto del Distretto sanitario 60, in attesa di una approvazione che non è mai stata rilasciata. Ed è proprio ai dirigenti del distretto nocerino Carmela Rinaldi, dirigente della riabilitazione e Vincenzo Tramontano, direttore facente funzioni , che il direttore sanitario di Villa dei Fiori Carmine Lamberti ha indirizzato una ultima missiva dal sapore amaro per chiedere di cancellare la signora D’A. L. dalle liste di attesa, ripercorrendo tutto il percorso ad ostacoli seguito dall’anziana signora nella speranza di poter essere inserita nel programma di riabilitazione.

“Cari dirigenti – ha scritto Carmine Lamberti – sicuramente vi ricordate della signora D’A.L.di Nocera, una donna di 89 anni con un morbo di Parkinson e vasculopatia cerebrale cronica e il suo bisogno urgente di cure. Sì, crediamo che la ricordiate: da mesi il suo caso staziona tra cassetti, uffici, a volte perso a volte ritrovato tra fascicoli fantasma, protocolli, liste e corridoi. Ma forse no- ha continuato il direttore del centro di riabilitazione nocerino- nulla ricordate perché si confonde con i tanti fascicoli di altre persone in attesa di essere curate”. Un incipit che lascia intendere il prosieguo. Carmine Senatore prosegue la missiva ripercorrendo il drammatico calvario di una paziente che non è mai riuscita ad ottenere le cure previste per le sue patologie. La burocrazia e le lungaggini alla fine l’hanno avuta vinta, resta questo il succo di una lettera che suona anche un po’ da monito, nella speranza che nessuno debba morire in attesa di cure che tardano ad arrivare ed in alcuni casi, potrebbero arrivare quando ormai è troppo tardi. “Sta male la signora D’A. L. , molto – scrive ancora il direttore sanitario del Centro nocerino- deve arrestare i danni della sua complessa patologia. L’aiuta la famiglia. Fa tutto il percorso faticoso, per lei quasi eroico, necessario per ottenere le terapie che le servono. Il medico di base e poi la commissione UVBR per avere a ottobre il progetto riabilitativo individuale. E poi aspettare altri mesi, fino a febbraio, per avere il piano terapeutico, perché il distretto ha bloccato le terapie a Villa dei fiori ( solo a Villa dei fiori, ma questa un’altra storia). La richiesta a voi del nulla osta, l’ultimo passaggio che però non arriva, vi ricordate vi mandiamo due solleciti perché è urgente, vitale, fermare la patologia. Nessuna risposta. La famiglia si rivolge a un avvocato, è l’unica disperata possibilità che ha,l’avvocato vi diffida, vi ricordate ora? A noi dite di venire a ritirare i documenti della signora che stanno in un plico con decine di altri perché la signora non starebbe in una lista di attesa che non era mai esistita. Deve ricominciare il calvario rifare il PT appena fatto, riportarlo, all’avvocato dite invece che quegli stessi documenti non esistono, poi gli dite che vi siete sbagliati ma che comunque l’autorizzazione non ci sarà perché dovete ancora fare una serie di verifiche burocratico amministrative. Ancora. E poi ci sarà da aspettare la graduatoria, vedremo.

Per una persona che non può aspettare, che peggiora di giorno in giorno mentre al suo fascicolo, in un plico manca una semplice autorizzazione- scrive ancora Lamberti-noi continuiamo a scrivervi a spiegarvi, che la lista che chiedete non chiedete non esiste, che il budget che dovete verificare a febbraio ovviamente non può essere esaurito. La signora nel suo letto continua ad aspettare o lo crediamo vi ricordiate di lei. Ad inizio aprile abbiamo inviato alla signora un dono per la Pasqua l’abbiamo fatto per tutti i nostri pazienti, abbiamo voluto farlo anche per lei che paziente non lo era. Quello che ora potete fare voi, è togliere il fascicolo della signora dei vostri plichi, la signora D’A. L. non ce l’ha fatta, è morta, tanto vi dovevamo”. Chiude così la sua lettera il direttore sanitario di Villa dei Fiori, Carmine Lamberti.

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