Stenta a decollare l’entusiasmo tra i marzanesi chiamati a scegliere il futuro sindaco e a rinnovare il consiglio comunale nella prossima tornata elettorale di primavera. Al momento ben 8 i contendenti la candidatura e l’appoggio di partiti e associazioni al fine di poter organizzare una lista elettorale competitiva per la corsa da primo cittadino.
Partiti politici e diverse associazioni di fatto si stanno contendendo la scena con l’obiettivo di proporre, aggregare e spuntare la candidatura a sindaco per il dopo Cosimo Annunziata. A far parlare di sé ci sono i partiti politici come il PD, Lega con Salvini e Fratelli d’Italia. Ad aprire le danze c’è stato l’outsider Alberto Esposito, già sindaco di San Valentino Torio e marzanese di adozione, che da alcuni mesi ha ufficializzato la candidatura a sindaco propinando anche il programma elettorale nella speranza di aggregare aspiranti consiglieri. Ma la lista dei contendenti per una candidatura ufficiale da primo cittadino è lunga. Nel Partito democratico si fa spazio l’avvocatessa Margherita Oliva, forte dell’appoggio della segreteria locale retta da Giuseppe Notaro, e tra i nomi nuovi che possono dare discontinuità al paese. Mentre il caos regna sovrano sia nei diversi gruppi che compongono l’attuale maggioranza consiliare, sia nel centro destra. Tra gli amministratori uscenti a voler restare a Palazzo di città ci sono il fedelissimo del sindaco Annunziata, Raffaele Belvedere (cognato dell’ex sindaco di Pagani Salvatore Bottone) e Marco Iaquinandi di Fratelli d’Italia, forse l’assessore più proattivo dell’esecutivo. Nutrono una speranza di candidatura anche il vice sindaco Francesca Barretta e Andrea Oliva. Mentre sembrerebbe completamente tramontata la possibilità di correre per lo scranno più alto per Colomba Farina.
Nel partito di Giorgia Meloni è dura la battaglia per il segretario cittadino Michele Langella che prova a unificare il centrodestra in una lista unitaria seppur civica, ma gli ipotetici alleati, al momento, non danno segnali di vita. «C’è bisogno di un candidato di esperienza che sappia cosa sia un ente pubblico e come funziona nella realtà – afferma Michele Langella, segretario cittadino di FdI – non c’è più tempo per imparare, non c’è niente da capire, la situazione è grave e c’è bisogno di un sindaco e di una giunta operativa e capace a risollevare in poco tempo il disastro che è sotto gli occhi di tutti». Nel silenzio degli azzurri si fa spazio il partito di Salvini che nelle ultime settimane ha incontrato diversi professionisti e imprenditori sia tra i suoi iscritti sia della società civile. A sentire i ben informati tra i papabili ci sono Carmela Zuottolo e Marco Ruggiero. Tra i leghisti, Alfonso Carbone ha chiesto fortemente di essere sostenuto dai vertici provinciali della Lega nella battaglia per le elezioni marzanesi, ma non raccoglie al momento il favore del partito. Nell’agone politico anche Vincenzo Iaquinandi, un giovane da tempo impegnato a sostenere e promuovere le attività sociali, culturali e sportive del piccolo paese dell’agro, che sfida tutti da indipendente e si sta facendo largo sostenuto da diversi giovani. E nel caos che sta attanagliando il paese sembrerebbe possibile anche il ritorno in campo dell’ex sindaco Franco Grimaldi come personaggio, tanto amato e tanto odiato, che può mettere insieme le diverse anime con ambizioni da leader. La San Marzano degli anni venti come sarà?
Raimondo Aufiero