Roccapiemonte. Dopo 2 anni il parcheggio resta discarica

Sono trascorsi esattamente 2 anni dal sequestro dell’area parcheggio di via della Fratellanza sulla quale il Comune di Roccapiemonte aveva fatto sorgere una discarica abusiva.

Furono i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno al comando del Capitano Giuseppe Capoluongo, lo scorso 3 febbraio 2018, ad apporre i sigilli all’area di circa 1.000 mq per inosservanza delle norme ambientali. Il parcheggio, situato lungo la strada che porta al Centro Sociale di Roccapiemonte, era stato utilizzato per stoccare temporaneamente importanti depositi di fango e detriti che nella notte tra il 5 e 6 novembre 2017, a causa dei violenti temporali, si erano riversati dai versanti collinari fin nelle strade del paese. In quei giorni il Comune incaricò ben 4 ditte che con escavatori ed altri mezzi ripulirono il paese dal fango e dai detriti che stavano creando notevoli disagi alla circolazione stradale ed impedivano ,in alcuni casi, l’accesso a numerose proprietà private. Dal Comune arrivò anche la direttiva di stoccare i materiali presso il parcheggio oggi sotto sequestro, in attesa dello smaltimento.L’intera operazione di rimozione dei fanghi costò alle casse dell’Ente circa 76.500,00euro. Tuttavia dopo pochi mesi arrivò il sequestro dell’area da parte dei Noe. A distanza di 2 anni, il parcheggio continua a risultare discarica ed i cumuli di fango, sui quali è cresciuta nel frattempo una folta vegetazione, compresi i detriti, sono ancora nello stesso posto.

I fanghi, come è accaduto e accade nei comuni limitrofi alle prese con le medesime criticità, potevano essere da subito smaltiti, ma il Comune preferì ammassarli sul parcheggio, un’area sulla quale erano già stati spesi pochi anni prima, circa 40 mila euro, per risanarla e asfaltarla. I rifiuti risultano interamente esposti agli agenti atmosferici ed accantonati alla rinfusa in adiacenza al Torrente Solofrana, affluente del fiume Sarno. Al termine degli accertamenti di competenza, i Militari avendo verificato gravi ed attuali violazioni della normativa ambientale, hanno proceduto al sequestro dell’intera area e deferito al momento i responsabili dell’attività di gestione di rifiuti non autorizzata in area carente dei requisiti previsti dalla legge vigente. L’attività d’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.

Redazione

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