Scontro sulle linee guida. Salvati comunica anche l’eventuale dissesto finanziario.
Approvati quasi tutti i punti all’ordine del giorno: l’unico ad essere rinviato è stato quello dell’elezione del presidente del consiglio comunale. Una assise tesa alla pacificazione tra le varie forze politiche, quella di ieri sera, ma che si è scontrata sulle linee programmatiche esposte dal sindaco Cristoforo Salvati. L’unico favorevole è stato Marco Cucurachi. Critico invece il consigliere del Pd, Michelangelo Ambrunzo, sulla gestione dell’Acse e la rinuncia da parte del Comune al “Piano Lavoro” della Regione. Antonio Fogliame di Forza Italia ha parlato di strategia «poco dettagliata». Critico anche Alfonso Carotenuto, che auspicava un confronto diverso e Michele Grimaldi il quale ha evidenziato il preoccupante calo degli elettori: “Veniamo da uno scioglimento per camorra, e da due anni di commissariamento: nonostante questo, quasi metà della città il 9 giugno non si è recata alle urne. C’è disillusione, rabbia, indifferenza”. Non è tardata ad arrivare la replica del sindaco in aula: “Credo che ci sia confusione – ha detto – . Sul Piano di Zona stiamo ragionando sulla azienda consortile. Sull’edilizia scolastica e mense domani (oggi per chi legge, ndr) abbiamo l’incontro con i dirigenti scolastici. Sui rifiuti ho provveduto a inasprire le sanzioni. Sull’ospedale, invece, chiederemo l’applicazione dell’atto aziendale. Sul piano regionale delle assunzioni dico che può interessarci, ma non è risolutivo. Useremo la mobilità in entrata di 14 persone. Infine, sulla Helios chiederemo a Vincenzo De Luca un tavolo tecnico e presenteremo una proposta deliberativa”. Infine, sempre in consiglio comunale, il primo cittadino ha comunicato ai consiglieri l’ombra del dissesto finanziario: una questione prossima futura che incombe sulla città di Scafati.
Giuseppe Colamonaco