Il direttore tecnico non è facile da sostituire.
Vincenzo Calce potrebbe difendere il suo “superequisito” da direttore tecnico della Pagani ambiente. È la linea adottata dell’imprenditore paganese in relazione a quanto avvenuto negli ultimi giorni sulla sua posizione in seno alla partecipata del Comune di Pagani. Poche parole e nessun commento rispetto alle verifiche ispettive avviate dal sindaco Alberico Gambino:《Io sono un tecnico e parlo solo di cose tecniche》. Calce si tiene dunque fuori dall’attuale querelle politica, preferendo il silenzio e far parlare i fatti. Due i dati: la città è più pulita rispetto agli anni scorsi e la percentuale di raccolta differenziata è in aumento. A questi elementi bisogna aggiungere un requisito tecnico che l’attuale direttore potrebbe vantare e che ne ha determinato la scelta in occasione della manifestazione di interesse bandita qualche anno fa. Da una semplice consultazione del curriculum vitae di Vincenzo Calce, pubblicato sul sito del Comune, si può risalire all’esperienza maturata nel campo dei rifiuti. La società Consorzio Sinergie, che ha visto direttore tecnico proprio Calce, è iscritta all’albo nazionale del gestori dei rifiuti e in varie categorie: tra queste la 1C (cioè centri di raccolta, classe C). È questo il requisito che potrebbe blindare l’attuale direttore tecnico della Pagani ambiente. La 1C è una categoria e classe che si riferisce ad una popolazione inferiore a 100mila abitanti e superiore o uguale a 50mila. Pagani che conta 35mila abitanti viene dunque pulita da un’azienda il cui direttore tecnico è abilitato per una popolazione maggiore. Una caratteristica che solo meno di una ventina di aziende in provincia di Salerno possono vantare e solo 3 o 4 nell’Agro nocerino – sarnese.
Quindi un “superequisito” che metterebbe in difficoltà gli organi preposti per una eventuale sostituzione. In quest’ultima ipotesi il consiglio di amministrazione dovrebbe motivare il cambio, con almeno un nuovo direttore tecnico di pari requisito. Vincenzo Calce dovrebbe terminare il suo operato tra due anni e molto probabilmente, il sindaco Alberico Gambino, anche in virtù del pesante curriculum del direttore tecnico, potrebbe scegliere la strada della convivenza forzata. Attendere la naturale scadenza del contratto è forse la migliore soluzione che, al momento, la maggioranza può adottare. Ma non è soltanto questo requisito a blindare la posizione di Calce. A leggere il curriculum del perito industriale le esperienze lavorative nel settore dei rifiuti sono cospicue: da consulente tecnico a direttore tecnico per varie aziende che si occupano di rifiuti. Per Calce anche un’attività di docenza per il settore degli autotrasporti relativa a vari argomenti: interportualità, logistica e movimentazione Ue ed extra Ue; informazione e controllo delle tecnologie telematiche per i trasporti; attività in ambienti sospetti di inquinamento. Un altro punto di forza è la sua formazione professionale sulla gestione dei rifiuti e delle acque, nonché l’abilitazione di tecnico della gestione dei rifiuti. Frecce al proprio arco che solo un tecnico di grado superiore potrebbe superare. A questo punto la convivenza tra Vincenzo Calce ed il sindaco Alberico Gambino potrebbe essere l’unica strada percorribile: una pace forzata per il bene di tutta la città.
Giuseppe Colamonaco