Scomparsa da anni, italo- francese torna in famiglia: succede all’ospedale di Nocera

Una storia a lieto fine.

È grazie al personale psichiatrico dell’Umberto I che si riesce a risalire all’identità della donna. Scomparsa da anni, con una denuncia all’Interpol, torna a casa con l’aiuto dei sanitari nocerini. Come raccontato dal portale Salerno Sanità, Natalie (nome di fantasia) in cura al reparto di Psichiatria, riesce a ricordare le proprie generalità. Era arrivata al Pronto soccorso in stato confusionale ad aprile (con false generalità) e per i medici curarla non è stato facile. Mostrava diversi disagi, tipo quello di non dormire e con comportamenti di chi vive per strada. Le dottoresse hanno parlato ogni giorno con la donna, per aiutarla, sin quando ha pronunciato un nome. La cosa non è passata inosservata, poiché da quel nome si è risaliti alla identità di Natalie, si trattava del fratello. Da questo episodio tutto è cambiato: tanto il pianto e la gioia durante la telefonata attesa da anni dal fratello. Arriva a Nocera e riabbraccia sua sorella che non dava notizie da anni. Le dottoresse le hanno comprato vestiti nuovi e prontamente è stato organizzato il viaggio di ritorno verso casa: la Francia.

Ma chi sono gli eroi di questa vicenda, i camici bianchi che con dedizione sono riusciti a dare una svolta nella vita di questa donna? Le dottoresse del reparto di Psichiatria: Direttore d’Unità Maria Laura Mignone; personale psichiatrico Annamaria Tridente, Angela Forte, Franca Lepre, Marina Supino, psicologa Marica Ferrillo, assistente sociale Enrica Senatore.

Giuseppe Colamonaco

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