Nessuno ha ancora chiesto un Consiglio monotematico per discutere dei roghi e soprattutto delle conseguenze idrogeologiche del prossimo inverno. Gli incendi di questi giorni mettono in luce i deficit di un’intera classe politica metelliana.
CAVA DE’ TIRRENI – “Verba volant, scripta manent” peccato che i commentari sono solo comunicati di dissenso e derisione verso il peso politico dell’amministrazione ma nessuno è davvero “passato alle cose formali“. Passiamo all’analisi delle contromisure verso un incendio dai vari fronti prolungatosi anche lungo tutta la giornata di ieri e che permane tra i boschi da dieci giorni.
Martedì 8 agosto: primi roghi a Monte Sant’Angelo primo intervento di elicotteri supportati a terra da volontari e protezione civile.
Mercoledì 9 agosto dopo le 17 si insedia il centro operativo comunale disattendendo il piano di intervento della protezione civile locale in quanto esso prevede l’attivazione del coc “quando perviene la notizia di un incendio sul territorio comunale“.
Giovedì 10 agosto, l’incendio ormai diventa quasi ingestibile nonostante l’intervento di un canadair per metà giornata e si procede all’evacuazione delle zone Contrapone e San Martino.
Venerdì 11 agosto, nonostante il proclamato “intervento risolutivo dell’erickson s64” l’incendio permane.
Sabato 12, intervengono un canadair ed un s64, comunicato del Pd che etichetta opposizione e chiunque
abbia commentato sui social in maniera contraria alla gestione dell’emergenza come “frustrati e sciacalli“.
Le montagne ancora bruciano ma l’ordinanza di evacuazione viene revocata. Nella stessa giornata il sindaco minaccia querela ad “una redazione“, non citati, ma noi, in quanto ci eravamo permessi di mettere in luce i ritardi di convocazione del coc.
Domenica 13, i roghi continuano e si estendono a Monte Finestra mentre sul versante opposto si sviluppano incendi lungo i fianchi di Monte San Liberatore.
Lunedì 14. fiamme ormai ingestibili ed il primo cittadino si esprime con un laconico «Prima spegnamo i roghi e poi passiamo all’analisi dell’origine dolosa dei roghi».
Martedì 15, fiamme alte, volontari estenuati e via vai di elicotteri.
Mercoledì 16, lo stesso Servalli denuncia a prefetto e carabinieri forestali la situazione sul territorio con la speranza di veder catturati i piromani. Fratelli d’Italia-An chiede riunione della conferenza dei capigruppo al fine di giungere ad una richiesta corale di aiuto da far recapitare a palazzo Santa Lucia.
Giovedì 17, inutile continuare a sottolineare gli sforzi di volontari e protezione civile, è ricomparso l’erickson s64. e Servalli per comprendere meglio la natura dei roghi ha chiesto riunione al comitato provinciale per la sicurezza. Alla luce di ciò ancora rimane “inevaso” l’interrogativo: la minoranza dov’è?. Probabilmente dimenticano che sei consiglieri comunali possono richiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e rendere pubblico lo stato dell’arte, mentre la conferenza chiesta da FdI-An si svolgerà stasera alle 19. Forse sarebbe il caso di ridurre a zero i comunicati di facciata e di agire per vie formali, non proclami sterili con le solite accuse di scarso peso politico senza rendere davvero conto alla popolazione.
La non convocazione del consiglio la si può capire dalla maggioranza che in calo di preferenze e sotto attacco preferisce fuggire allo sguardo dei più preannunciando una conferenza stampa di chiarimento, non da una minoranza che allo stato dell’arte preferisce puntare tutto a posteriori e per di più senza proporre soluzioni di merito al problema, eccezion fatta per FdI-An. E gli altri gruppi, liste e partiti dove sono?
Da un punto di vista stilistico ed umano, in ultimo, dai consiglieri in vacanza, che sarebbero dovuti tornare per affrontare l’emergenza in maniera corale, ci si aspettava maggiore sensibilità verso tutti coloro che si stanno adoperando nell’emergenza compresi alcuni loro colleghi, senza pubblicare foto di grigliate, provoloni appesi, sorrisi sgargianti ed in occasione del ferragosto il messaggio di rito di vicinanza.
Intanto le montagne continuano a bruciare e l’Udc chiede l’intervento dell’esercito a tutela dei boschi.
Adriano Rescigno – Le Cronache