Il “generale Patton”, come viene chiamata il neo primo cittadino, si scaglia contro lassismi di numerosi impiegati. Dopo il diktat della sindaca Paola Lanzara molti dipendenti chiedono il trasferimento.
CASTEL SAN GIORGIO – Ventre a terra e lavorare! Questa la parola d’ordine della sindaca Paola Lanzara che non accetta scuse e non fa sconti a nessuno. E così tra i tanti dipendenti comunali che già hanno chiesto di usufruire della mobilità verso altri Comuni, c’è il sospetto concreto che il richiamo al lavoro abbia innescati la grande fuga, per dirla in termini cinematografici.
“Non mi sento di biasimare nessuno – spiega Paola Lanzara – ma tutti sono importanti e nessuno è indispensabile. Abbiamo da restituire ai cittadini un comune efficiente e che renda servizi veloci ai cittadini come i tempi richiedono. Chi pensa che il Comune sia solo un luogo dove garantirsi uno stipendio ha sbagliato palazzo ed è libero di accasarsi altrove. Sono pronta a lasciare libero chiunque voglia andare altrove. Chi resta però sappia che insieme a me dovrà lavorare per restituire dignità al paese, ai cittadini e anche al proprio lavoro”.
A Castel San Giorgio, tanto per rendere l’idea, nel corso degli ultimi anni, molti sindaci hanno gonfiato a dismisura l’organico con figure tecniche tanto da arrivare a contare sei volte i dirigenti nel settore tecnico che conta il Comune di Nocera Inferiore. Un dato scandaloso che stranamente non ha fermato l’abusivismo, non ha velocizzato il condono e non ha salvato urbanisticamente il paese. “E’ la dimostrazione che non è il numero dei dipendenti in servizio che qualifica il lavoro – spiega la Lanzara – ma la loro disponibilità al servizio e la coscienza di essere a disposizione dei cittadini che con le loro tasse pagano gli stipendi e non ai politici di turno o ai potentati”.
Dopo l’ok all’architetto Mellini a partecipare alla mobilità verso il comune di Salerno la sindaca è pronta a firmare altre richieste di mobilità. “I dipendenti di Castel San Giorgio sono tutti molto preparati – spiega Paola Lanzara – ma devono comprendere che non possono ergersi a potere politico. I dipendenti hanno un vincolo di lealtà verso la pubblica amministrazione e gli atti di indirizzo della guida amministrativa e politica vanno eseguiti anche se non li si condivide. Né la politica deve di- scutere le proprie scelte con i di- pendenti. Chi vuole fare la politica si dimettesse da dipendente pubblico e chiedesse il consenso agli elettori. Non possiamo permettere però che all’interno della casa comunale si crei un potere occulto che non risponda agli obblighi di trasparenza e correttezza che tutti i dipendenti devono osservare”.
Insomma Paola Lanzara non fa passi indietro e molti sono già sul piede di partenza. Chi si aspettava un sindaco accondiscendente è stato servito. La lady d’acciaio morde eccome. E tutti sono avvisati. I cittadini intanto in silenzio plaudono alle prese di posizione del primo cittadino “Finalmente – dicono davanti ai bar e sui marciapiedi – E’ arrivato qualcuno che sta facendo capire a questi signori che sono dei fortunati. Lavorassero e facciano gli interessi di Castel San Giorgio”.