Il caso “Roberto Lenza” e il posto di “aggiunto”

Potrebbe lasciare Nocera.

NOCERA INFERIORE – Uno dei problemi fondamentali dell’esodo dagli uffici giudiziari nocerini è l’impossibilità di avere un futuro professionale per chi opera anche con grande sacrificio. Il caso per eccellenza è quello del sostituto procuratore Roberto Lenza, uno dei magistrati di punta della provincia di Salerno, che ha legato il suo nome a grandi inchieste di portata nazionale e grande lavoratore come testimoniano le statistiche. Ebbene, aveva presentato domanda al concorso per diventare procuratore aggiunto a Salerno ma ha ricevuto zero voti, ripetiamo zero voti, da parte dei suoi colleghi nella commissione del Csm, e non si capisce assolutamente il perché, visto anche i competitor, guarda caso, superato da colleghi salernitani o napoletani.

A breve, ci sarà un altro concorso per un altro posto di procuratore aggiunto a Salerno, al quale probabilmente parteciperà ancora Lenza. Pubblicheremo i nomi di tutti i partecipanti e anche una sintesi della loro attività, per informare l’opinione pubblica, il Csm sceglierà per il bene della comunità e non quelle delle correnti e gruppi
all’interno della magistratura, che da sempre pesano sulle scelte degli uffici semi direttivi e direttivi? Il nome di Lenza non necessita di ulteriori approfondimenti o elencazioni di cose fatte, essendo nota la sua attività pure in sede nazionale: vedremo quelli degli altri suoi competitor se potranno avvicinarsi a quella del pm in servizio da un ventennio a Nocera.

Le Cronache

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