Moto e scooter impediscono a una carrozzina di poter passare.
È una vera odissea per Orlando Bruno attraversare la città di Nocera Inferiore. Non bastano le barriere architettoniche sparse ovunque a complicare la disabilitá di cui soffre Orlando, ma a mettersi di traverso il parcheggio selvaggio di moto sui marciapiedi. Ostacoli enormi per chi in carrozzina si trova anche semplicemente a salire i marciapiedi cittadini, spesso non a raso con il piano stradale. Sono barriere, non c’è altro nome per definirle.
Come la fioriera in via Fucilari che ha reso difficoltoso per molto tempo il passaggio di qualsiasi tipo di carrozzina, poi tolta dopo numerosi solleciti. È un continuo invito agli organi preposti a porre rimedi e spesso il mancato senso civico prevale su chi soffre e vede violare quotidianamente i propri diritti.
Orlando esce di casa e ci torna percorrendo diverse difficoltà: traffico urbano, parcheggio selvaggio, marciapiedi intasati e scarsa illuminazione. Ecco, oggi Orlando, domani Francesco, il giorno dopo Carmine. Ci sono occhi chiusi su questo mondo, su questi cittadini molte volte trattati da cittadini di serie B. L’indignazione è tanta e come afferma lo stesso Orlando: “Questa storia deve finire”. Il riferimento al continuo disagio è chiaro, in particolare di chi deve combattere tutti i santi giorni contro i mulini a vento, contro un muro di burocrazia sordo a tali problemi e ancor più cieco nelle soluzioni. Si spera, si chiede aiuto, a volte addirittura si prega affinché le cose cambino.
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache