Frana di Montalbino, il Comitato Antibarriera chiede giustizia. La nota stampa

Domattina, al Tribunale di Nocera Inferiore, si terrà la nuova udienza preliminare del processo per la frana di Montalbino, avvenuta il 2005 a Nocera Inferiore.

Intendiamo ricordare che nel processo già svolto sono state accertate le responsabilità penali del titolare della Beton Cave, Franco Amato, per la frana e per la morte delle tre vittime. Tale processo è stato annullato da parte della Cassazione e, quindi, deve essere ripetuto a partire dall’udienza preliminare ma, stavolta, per il solo reato di frana colposa dato, che nel frattempo, gli omicidi colposi sono caduti in prescrizione.
Desideriamo, ancora una volta, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza, anche simbolica, per le quotidiane battaglie a difesa del territorio e dell’ambiente che riveste tale processo soprattutto considerato che, a tutt’oggi, da parte della stessa Beton Cave continua lo sfruttamento a fini di profitto del versante montuoso, stavolta nella parte ricadente nel Comune di Nocera Superiore, grazie ad una quanto mai provvida autorizzazione regionale alla “messa in sicurezza” di quella porzione di cava.
Auspichiamo che la Magistratura comprenda l’esigenza di procedere speditamente con il nuovo processo al fine di evitare la prescrizione anche per il reato di frana colposa, ciò perché riteniamo che dopo aver saputo la verità è ora necessario, anche per il dovuto rispetto alle vittime, che sia fatta finalmente giustizia.

Comitato Antibarriera

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