C’è già chi raccoglie documenti e testimonianze contro la compravendita di voti.
NOCERA INFERIORE. Due giorni alla chiusura della campagna elettorale e tutti, militanti e non, sono al lavoro per convincere i propri elettori alla scelta del proprio candidato sindaco o consigliere. Situazione più che lecita e che non fa una piega. Ma c’è chi gioca d’astuzia andando in taluni casi oltre le regole. Serpeggia infatti un malcontento da parte di alcuni candidati che riferiscono anche attraverso i social, fatti e circostanze inquietanti.
Il voto che dovrebbe essere libero, sembra contaminato da promesse, c’è chi parla di offerte da 20 euro o anche della bolletta della luce pagata. Alcuni fornirebbero buoni per la piscina, pacchi di cibo e posti di lavoro in fabbrica. Segnalazioni giungono anche per alcune feste patronali, si parla di pressioni incomprensibili. Ma c’è chi va oltre queste “misere” promesse o pacchi di cibo, si stanno promettendo posti di lavoro in un’ipotetica cooperativa da realizzare dopo le elezioni, società che dovrebbe occuparsi della gestione della raccolta differenziata e delle guardie ambientali. Promesse fatte da molti candidati di diverse compagini elettorali in particolare nei rioni più difficili della città.
Insomma circola davvero di tutto e molti sono ostaggio per proprie necessità di queste proposte. Una domanda, ma se c’era voglia di realizzare tali proponimenti, perché non farli prima delle amministrative? E c’è chi, tra i candidati, ha raccolto e raccoglie documenti e testimonianze da utilizzare in altre sedi. Attenti al vostro voto. Noi raccoglieremo tutte le vostre segnalazioni e daremo voce a queste vicende, come abbiamo fatto oggi. Il voto è vostro: non vendetelo!
Le Cronache