Al via la “sagra” del voto disgiunto, ecco a chi

A 15 giorni dalla chiusura della campagna elettorale, si comincia ad avere un quadro più chiaro e preciso della forza dei vari schieramenti in campo e del loro consenso in città.

In questi ultimi giorni, infatti, nei comitati elettorali dei candidati a sindaco e tra gli addetti ai lavori, ci si interroga innanzitutto se la competizione elettorale per la elezione del sindaco possa concludersi già al primo turno. Nessuno ha certezze ma l’impressione diffusa è che Manlio Torquato possa essere rieletto già al primo turno. Tra gli schieramenti in campo si fanno circolare, spesso artificiosamente, notizie relative presunti sondaggi e percentuali di gradimento dei candidati sindaco. L’impressione che ne abbiamo ricavato ascoltando il punto di vista di tanti candidati e non dei diversi schieramenti e che il numero di candidati sindaco e la doppia preferenza di genere abbiano sicuramente disorientato l’elettorato nocerino.

L’assenza di una coalizione di centro-destra credibile che potesse rappresentare una alternativa politica chiara all’amministrazione uscente, a maggior ragione adesso che Torquato ha dalla sua parte il Pd deluchiano, ed i tanti candidati sindaco farà lievitare il voto disgiunto tra candidato sindaco di uno schieramento e candidato consigliere di un altro schieramento. Il voto disgiunto, pratica discutibile ma possibile, avvantaggerà alcuni candidati e ne penalizzerà altri.

BANNER-7-GIORNI-20€Torquato ad esempio non ne sarà toccato in quanto potrà compensare qualche fisiologico voto in uscita con la forza del proprio consenso elettorale derivante dai 5 anni di amministrazione, dall’aver risanato il comune e, soprattutto, dal ricordo delle battaglie elettorali del 2011 e del 2012. Proprio le ultime 2 competizioni elettorali rischiano di penalizzare Pasquale D’Acunzi che oltre a scontare il fatto di essere “forestiero” (di Nocera Superiore) e di essere sceso in campo con notevole ritardo non è stato accettato dall’elettorato di destra, soprattutto quello di Alleanza Nazionale. Molti dei candidati cirielliani, infatti, non hanno dimenticato che D’Acunzi sia stato uno degli sponsor e degli alleati più influenti di Torquato ed un acerrimo avversario di Bellacosa e di Cirielli nel corso di tutti questi anni. Nonostante i tentativi di Cirielli e della Carfagna alcuni candidati preferisco votare Tonia Lanzetta che sta conducendo da mesi una campagna elettorale di netta e ferma opposizione a Torquato ed alla sua amministrazione tanto da riuscire a catalizzare buona parte del voto contro. Alfonso Schiavo, invece, sembra beneficiare a pieno del voto disgiunto anche e soprattutto per l’estrema debolezza delle sue liste. Fino agli ultimi giorni lo stimato medico nocerino ha atteso vanamente i candidati di MDP. Il gruppo Romano/Esposito/Cozzolino comunque non farà mancare a Schiavo il proprio appoggio ed il proprio sostegno pur appoggiando palesemente come consigliere un candidato dello schieramento di D’Acunzi. L’impressione finale, anche suffragata dagli pseudo-sondaggi che tutti i comitati elettorali millantano di possedere, è che sia molto probabile una vittoria di Torquato già al primo turno soprattutto per la forza delle sue liste e che solamente un risultato importante del Movimento 5 Stelle possa determinare un ballottaggio. In questo caso è complicato immaginare l’eventuale avversario di Torquato visto che Schiavo, Lanzetta e D’Acunzi sembrano essere più o meno tutti sullo stesso livello e molto staccati da Torquato. Per quanto riguarda le liste invece, molto forti le sei liste di Torquato con le super corazzate PD e PSI che si contenderanno la prima posizione ed il vicesindacato per il quale sono il pole position Vincenzo Petrosino per il PD e Fausto De Nicola per il PSI. La lista civica di D’Acunzi sembra molto più avanti di quelle di Forza Italia e di Alleanza Nazionale e quindi tutte e tre insieme risulterebbero più avanti delle tre di Lanzetta e delle due di Schiavo che rischiano addirittura in caso di non vittoria di non raggiungere il quorum per un seggio in consiglio comunale. E se il Movimento 5 Stelle oltre ad essere l’ago della bilancia fosse il vero antagonista di Torquato?

Le Cronache

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