Sgomberate due aree di “sosta” delle prostitute nigeriane in periferia

Carabinieri in azione in via Nazionale. Identificate 4 giovanissime. Seconda operazioni antiprostituzione in pochi giorni.

NOCERA SUPERIORE. Operazione antiprostituzione da parte dei carabinieri della stazione di Nocera Superiore. Continuano i controlli in via Nazionale, specie in località camerelle. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, i militari hanno identificato e condotto in caserma quattro prostitute nigeriane. All’esito dei controlli sono state inviate le richieste di foglio di via. Le ragazze, tutte moto giovani, provengono dal napoletano così come anche chi gestisce le piazze di prostituzione, in particolare a Nocera Superiore.

carabinieri-controlli-prostitute-nocera-rtaliveUna delle più note località di ritrovo di prostitute di colore è l’angolo tra via Nazionale e via Lamia, nei pressi di alcune aziende, mentre altre sostano a Santa Crace (meglio noto come incrocio della Renault , ai confini con Nocera Inferiore).
Una clientela di “amatori” che proviene da tutta la provincia di Salerno e dal vesuviano. Le prestazioni sono pagate dai 10 ai 30 euro e le ragazze, che iniziano il loro “lavoro” alle 22 d’estate devono pagare un pizzo giornaliero che si aggira anche sui 200 euro.

Immaginabile, quindi, il numero di clienti che devono abbordare solo per pagare gli sfruttatori. Anzi le sfruttatrici loro stesse connazionali che agiscono da “Kapo’” come scoperto nelle settimane scorse con l’arresto di cinque prostitute di colore per una rissa seguita a un tentativo di estorsione nei confronti delle “colleghe” più giovani. Le ragazze arrivano in treno a Nocera Superiore verso l’imbrunire e ripartono con il primo convoglio del mattino. Uno sfruttamento massacrante per le povere giovani che sono costrette a prostituirsi anche 20-30 volte in una serata e che le lascia senza nemmeno un soldo in tasca.

Altro luogo di prostituzione delle ragazze di colore è nei pressi del mercato ortofrutticolo di Pagani-Nocera, lato Pagani, presumibilmente riconducibili agli stessi sfruttatori. Da comprendere se la criminalità locale funga da supporto alle organizzazioni di stranieri o abbiano abbandonato il settore a favore di ben altri traffici. Va ricordato che tutte le ragazze arrivano in Italia senza sapere di finire su una strada a prostituirsi. E’ anche da rimarcare che chi va con queste ragazze alimenta e “giustifica” il loro sfruttamento: si può essere in tanti modi violenti, questo ne è uno.

Raimondo Aufiero – Le Cronache
SPAZIO-PUBBLICITA'

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