Scompaiono le scuole medie autonome e arrivano gli istituti comprensivi

I bambini seguiranno un percorso dalle materne alle secondarie di primo grado. Calano gli studenti e quindi necessario una nuovo dimensionamento scolastico Salvaguardati posti di lavoro e funzionalità degli istituti a favore delle famiglie. Alla fine dell’articolo le interviste.

NOCERA INFERIORE. Saranno cinque gli istituti comprensivi sul territorio comunale di Nocera Inferiore, come già anticipato da Le Cronache ad agosto e ottobre scorso.
Ieri la conferenza stampa a Palazzo di Città, durante la quale è stato illustrato il nuovo assetto: in pratica una riorganizzazione.
Presente il sindaco Manlio Torquato, l’assessore Maria Laura Vigliar ed i dirigenti scolastici delle scuole nocerine. Dopo l’indicazione da parte della Regione Campania e vari incontri tra le parti interessate, il Comune, ha dato il via a questa nuova organizzazione della rete scolastica, in vigore già dal prossimo anno.

Una necessità che se da una parte toglie l’autonomia alle scuole medie, dall’altra rafforza il percorso formativo del cittadino che, nel suo iter scolastico, viene seguito dall’infanzia sino dell’adolescenza. Soddisfatto il primo cittadino, Manlio Torquato: «Visto che abbiamo una tendenza alla riduzione degli alunni, si è resa necessaria questa organizzazione. È vero che c’è una disomogeneità territoriale, con un maggior affollamento al centro, ma questa era la migliore strada da percorrere. È una scelta che l’amministrazione fa in coda al mandato, avremmo potuto anche non farla, ma ci siamo presi questa responsabilità».

In effetti i plessi intesi come strutture rimangono a Nocera Inferiore lì dove sono, ma la gestione cambia, a precisarlo l’assessore Maria Laura Vigliar: «È una riorganizzazione che non comporta nessun cambiamento, i plessi rimangono gli stessi. Questo almeno per il prossimo anno. Abbiamo fatto ciò che precedenti amministrazioni non hanno svolto. Sono stati privilegiati gli istituti comprensivi, é un nuovo assetto che si spera abbia continuità nel tempo».

Sulla scelta degli istituti comprensivi c’è stata una decisione da parte dei dirigenti scolastici, maggioritaria, alcuni però preferivano altre modalità. Dai vari incontri è poi scaturito questo nuovo assetto.
In pratica, ciò che oggi conosciamo come scuola dell’infanzia, scuola elementare e scuola media, sarà dal prossimo anno scolastico definito istituto comprensivo.

Ecco come cambiano le scuole. La riforma al via dall’anno 2017/2018.
Al primo istituto comprensivo faranno riferimento gli istituti del centro l’ex media “Solimena”, ex primo circolo di via Cucci e via Origlia.

Al secondo istituto comprensivo faranno riferimento l’ex infanzia e primaria di Capocasale, l’ex media De Lorenzo e l’ex primaria di via Fava.

Nel terzo istituto comprensivo saranno inglobati la primaria di via Nicola Bruni Grimaldi, e le classi di Cicalesi e la sede centrale della media “Genovesi”.

Al quarto istituto comprensivo faranno riferimento le scuole dell’infanzia e primaria di Casolla (Marrazzo-via Iodice) e quello di Vescovado-Montevescovado (Regina Mundi Madre Teresa di Calcutta e via Sannazzaro) e la media Alpi (ex Dante Alighieri di via Siciliano).

Al Quinto comprensivo faranno capo le scuole del rione Arenula (il plesso Marconi) di Piedimonte (elementari Chivoli e media “Cafiero”), primarie e infanzia di San Mauro, media di via Villanova (ex Alpi-Genovesi).

Giuseppe Colamonaco – Le Cronache

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