Su Facebook corrono le polemiche dei sostenitori dell’area di sinistra che sono vicini al progetto Si-L’Altra Nocera. I distinguo.Il tema: come giustificare il pesante defilarsi dalla Giunta di centrosinistra nel 2010, il sostegno a Torquato nel 2011 e 2012 e l’alternativa odierna che passa con l’alleanza proprio con quel gruppo abbondato sei anni fa?
NOCERA INFERIORE. È a sinistra che sta nascendo la coalizione anti-Torquato, mentre nel centrodestra si attende la convergenza sul candidato unico, l’altra Nocera prende sempre più forma. Su questo fronte esistono però dei distinguo. La sinistra a Nocera Inferiore sta vivendo un momento di rilancio, ci sono i nuovi, come i ragazzi del collettivo e gli storici rappresentanti della sinistra, quindi la tradizione ed il passato. Il futuro, ma anche chi ha già avuto esperienze amministrative, insieme per un’altenativa all’attuale amministrazione. C’è però chi esprime perplessità: da facebook si evidenziano diversi commenti di disagio.
La presenza in coalizione dei Democratici e Progressisti, rappresentati dal ginecologo Antonio Iannello, per alcuni della sinistra-sinistra, potrebbe essere un problema. Questo perché Iannello in passato era in amministrazione con il sindaco Antonio Romano e con lui diversi esponenti della sinistra odierna. Sin qui nulla di male. La questione posta da qualche “scettico” è che molti di quella sinistra-sinistra, si defilarono da quella amministrazione, per divergenze sul alcuni fondamentali punti del programma politico-amministrativo. Tra questi, per fare qualche esempio, Massimo Torre e Dino Ricciardi.
I due si sono ritrovati poi nella prima elezione a sindaco di Manlio Torquato: il primo fu consigliere, il secondo assessore. Fu la famosa “anatra zoppa” (la maggioranza era di consiglieri del centrodestra e sindaco e giunta di una coalizione civico-moderata) che durò un solo consiglio comunale, mandato a casa proprio dai consiglieri del centrodestra, facendo valere la forza dei numeri. Quella fu una situazione ano- mala e straordinaria, infatti, dove il sindaco vincente Manlio Torquato, aveva meno consiglieri delle opposizioni. Questa vicenda fu una linea di demarcazione a sinistra, il Pd senza la sinistra al suo fianco, la sinistra in rottura (avvenuta già un paio di anni prima) con l’esperienza Romano.
Alla luce di questa separazione netta, la sinistra-sinistra, potrebbe ritrovarsi nella stessa coalizione, il passato da cui si era defilata. In pratica per fare un altro esempio, Dino Ricciardi e Antonio Iannello, nuovamente sulla stessa barca. In sostanza l’alleanza Dp-Si, dovrà fare i conti con qualche malpancista di Sinistra nocerina e del Collettivo. Questi ultimi pur convinti di sostenere Alfonso Schiavo come sindaco, potrebbero avere difficoltà ad accettare gli ex Pd oggi confluiti in Dp. Una situazione sintomatica, un nodo da sciogliere e da metabolizzare per alcuni “puri”.
Giuseppe Colamonco – Le Cronache