Simonelli: “L’obiettivo non è il secondo posto, l’obiettivo resta il primo posto”

Gianni Simonelli intervistato dal gruppo comunicazione del club molosso, rassicura sulla meta del campionato.

Il tecnico di Saviano non molla e non ha nessuna intenzione di arrendersi. Sette punti dalla vetta possono sembrare tanti, ma non al mister rossonero che, in una analisi del momento, non pone limiti alla vittoria del campionato. Di seguito il suo punto di vista.

Mister, dopo le due ultime partite che idea ha maturato sulle possibilità della Nocerina di vincere il campionato ? “ Domenica col Nardò ho capito che la mia squadra è la più forte del campionato. Non mi lascio ingannare dal risultato nella mia valutazione. Ho la squadra più forte, in grado di vincere tutte le partite che mancano da qui alla fine. L’obiettivo non è il secondo posto. L’obiettivo resta il primo posto. Se non sarà raggiunto, i responsabili saremo io e i calciatori. Ma sono convinto che questa Nocerina ha le carte in regola per vincere”. Questa squadra manca di cattiveria ? ” Assolutamente no. Per me cattiveria significa concentrazione, leggere bene ogni momento di una partita, aiutare il compagno quando sbaglia e non limitarsi a rimproverarlo. La giudico, quindi, adeguatamente cattiva. Pronta, come dico spesso, a scannarsi in qualsiasi occasione”. La tattica va cambiata ? “ La differenza non la fanno i sistemi di gioco. Ma volendo scendere nel dettaglio delle scelte, dico senza problemi che il percorso fatto da quando giochiamo col 3-5-2 è ampiamente positivo. La scelta, lo ripeto ancora una volta, è stata fatta anche in base alle qualità migliori che hanno i nostri under “. La squadra andava rinforzata ulteriormente a gennaio ? ” Confermo quel che ho detto in precedenza, ho la squadra più forte, quindi penso di aver già risposto. Alleno questi ragazzi tutti i giorni, ne apprezzo il valore dal primo all’ultimo, sono convinto di loro “. Al termine della partita col Nardò, sono arrivate le prime contestazioni anche a lei… ” Sto nel calcio da tanti anni, capisco tutto quel che passa nella mente del tifoso. A Nocera in particolare, accetto tutto. Ho un legame particolare con questa città. Ma accetto tutto, permettetemi, dai ragazzi della Curva che ci seguono con entusiasmo grandioso in casa e fuori. Quando giochiamo in trasferta, mi emoziono guardando i colori rossoneri che loro portano in giro con sacrificio in nome della passione. Se mi contestano tifosi da salotto, invece, faccio fatica a capire e ad accettare”.

Intervista concessa dal tecnico rossonero al Gruppo Comunicazione dell’Asd Nocerina 1910

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