L’attore partenopero: «Protagonista della storia non è un semplice delitto da risolvere ma il gioco complesso e matematico del teatro nel teatro, l’abbattimento della quarta parete e la finzione che si mischia a realtà»
NOCERA INFERIORE. «Una rivincita della normalità sulla genialità e sull’intelligenza, una commedia che fonde diverse tipologie di comicità, una ventata di novità»: così viene definita l’opera “L’ispettore Drake e il delitto perfetto” di David Tristram, con l’adattamento e la regia di Sergio Assisi andato in scena ieri al Teatro Diana di Nocera Inferiore insieme a Luigi Di Fiore, Francesco Procopio, Fabrizio Sabatucci e Beatrice Gattai.
Personaggio surreale al servizio di un thriller surreale, l’Ispettore Drake racchiude in sé tutti i luoghi comuni del detective esasperati all’ennesima potenza, fino ad ottenere una miscela esplosiva e irresistibilmente comica. La sua lampante incompetenza, malcelata da un atteggiamento serioso e goffamente beffardo, è resa ancora più esilarante dall’accoppiata con il sergente Plod, il peggior assistente che un detective possa desiderare di avere al suo fianco quando si sta indagando su un omicidio.
«Lo spettacolo – spiega Sergio Assisi – nasce dalla volontà di rappresentare qualcosa di nuovo e di classico nello stesso momento. Una commedia inglese dall’inconfondibile humor surreale, che si amalgama con la comicità nazional popolare. L’idea è quella di dar vita a personaggi dichiaratamente eterogenei per dialetto.
Dal napoletano al milanese, passando per il romano. Una sorta di spettacolo multietnico, che prova a sfruttare le comicità regionali, sulla base di una provata e internazionale ironia british».
In questa fortunata commedia inglese si alternano continue e inaspettate gag e innumerevoli colpi di scena, trascinando lo spettatore in un universo goliardico dove tutto, ma proprio tutto può accadere, e dove ciò che è incredibile diventa magicamente plausibile. «Protagonista della storia non è un “semplice” delitto da risolvere – continua il regista ed attore partenopeo Sergio Assisi – ma il gioco complesso e matematico del teatro nel teatro, l’abbattimento della quarta parete, e finzione che si mischia a realtà. Attori che escono fuori dal personaggio e personaggi che giocano ad essere attori. L’ambientazione classica di un salotto inglese, ma ricco di elementi folli, porta lo spettatore fin dall’inizio in una nuova dimensione, resa confortevole dalle più classiche trovate sceniche».
I prossimi appuntamenti in programmazione sabato 11 marzo con Claudia Gerini in “Storie di Claudia”, Carlo Buccirosso in “Il pomo della discordia” l’11 aprile.
