Le telecamere di “Quinta Colonna” sulla denuncia di Rossella all’“Umberto I”. Il programma su Rete4 s’è occupato ieri sera della vicenda: nessuno in nosocomio sapeva. Liste d’attesa: «Qui la sanità fa schifo». Il “consiglio”: ha speso più del ticket.
NOCERA INFERIORE. Operata alla cistifellea, una ragazza ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per togliere i punti applicati all’“Umberto I”. E’ la denuncia a “Quinta Colonna”, ieri sera su Rete 4, poi ripetuta con maggiori particolari a Rtalive, da parte di una giovane paziente di Nocera Inferiore che, tempo fa, ha subito un intervento presso l’ospedale nocerino.
Trascorsi i giorni dovuti, la ragazza è poi ritornata all’“Umberto I” per togliere i punti e qui l’amara sorpresa: nessuno sapeva nulla. Il primario che l’aveva operata, per questioni di tempistica, ha consigliato alla paziente di togliere i punti privatamente: «Vieni al mio studio, mi paghi e togliamo i punti». Insomma, la lista d’attesa era troppo lunga e quindi, l’unico modo per fare presto: il consiglio di rivolgersi allo studio privato. Qui, la paziente sarebbe stata sottoposta a un piccolo intervento per la rimozione dei punti di sutura, da parte del primario che l’aveva operata e di un’infermiera.
Intervento fatto a crudo ossia, a quanto pare dalle dichiarazioni della ragazza, senza anestesia. A Rtalive, la paziente ha aggiunto che sarebbe stato personalmente il primario a suggerirle la strada per la rimozione in tempi celeri.
Sempre ai microfoni di Rtalive la paziente ha dichiarato che quanto pagato era superiore ai ticket in vigore. Quindi una vicenda che rispecchia forse lo stato della sanità nella nostra regione.
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache