Cari amici ed amiche, il fronte atlantico è arrivato puntuale richiamando prima correnti di libeccio e un moderato carico di precipitazioni (15,8 mm in tutto), ma la cosa più evidente, ce ne siamo accorti tutti, è stata il marcato aumento termico che, secondo il mio modesto parere, è stato superiore alle aspettative. Pensate che in poco più di 24 ore la minima notturna è risalita di oltre 10°C mentre le massime hanno ripreso ben 9° in due giorni, passando da 5.6° a 14.6° durante la giornata di ieri.
Ma cosa accadrà nei prossimi giorni?
Nel frattempo godiamoci questa mezza giornata di sole anche se in nottata la temperatura è calata nuovamente a causa del cielo quasi sereno e assenza di vento toccando i 3.7°, ma dal tardo pomeriggio comincerà ad avvicinarsi un secondo nucleo di aria fredda che stavolta proverrà dal Nord Atlantico entrando dalla Valle del Rodano pertanto non si tratterà di aria gelida continentale, tipica della Russia, ma si tratterà di aria polare marittima, più umida e meno fredda.
Questa ci interesserà a partire da domenica, fino a tutto martedì 17 apportando, in un primo momento, piogge in pianura e neve in montagna, poi in alta collina. Difficilmente le nevicate arriveranno in pianura. Più in basso si potranno vedere solo grandinate o al più gragnolate (aghetti di pioggia ghiacciata). La temperatura prima subirà un nuovo lleggero rialzo a causa del richiamo di venti da ovest-sudovest (libeccio freddo), ma poi la tendenza sarà per un nuovo e netto abbassamento anche se non si toccheranno i valori così bassi che hanno caratterizzato la prima decade di gennaio, i quali, per i diurni, non si registavano dal 2005 .
Per una media minima così bassa (2.1°) invece bisogna tornare agli anni “90 – Ora rilevo 5.1° sull’86% di umidità.
A presto per altri aggiornamenti!
P.S. = Nel prossimo intervento vi parlerò della “snow cover” in Europa.