Rischio esplosione del Pd nocerino

NOCERA INFERIORE. «Quelli già hanno perso quattro voti e adesso litigano pure». Il secondo consiglio comunale di Nocera Inferiore ossia il gazebo del bar ideale in piazza Municipio, tra una granita e un gelato (qualcuno per risparmiare prende solo il caffé) sostano i soliti conoscitori della politica nocerina. Sono diversi, ex politici, aspiranti, persone che vivono ai margini (più per avere una riconoscibilità sociale che per effettivo peso).

L’argomento è quello del Pd di Nocera Inferiore, Di fatto, con accordo provinciale, regalato al sindaco Manlio Torquato in cambio di un suo appoggio alle prossime elezioni alla Camera e che piazza i suoi fidati nei posti chiave, come il consigliere comunale Paolo De Maio a presidente del Patto territoriale dell’Agro.
Si, quel Patto che doveva scomparire nella politica torquatiana ora riorpende quota. Un cambio di rotta che ha sorpreso i più e giustificata dal sindaco con la decisione dela Regione di investire su questi struemnti di concertazione, come del resto era facilmente prevedibile. Ma la scelta di De Maio, fedelissimo tanto di Torquato quanto del Governatore De Luca, presa fuori dal partito ha fatto scoppiare l’ennesima grana, rinfocolata dalle dichiarazioni del primo cittadino: «Credo di aver fatto più io per il Pd negli ultimi tre mesi che il Pd per se stesso negli ultimi tre anni…Non prenderò mai la tessera del Pd. Non sono un uomo del Pd, ma stiamo dando una consistente mano al Pd».

Prima le dimissioni del segretario Alfonso Oliva, precedenti la nomina e le dichiarzionid el sindaco, e basate sull’impossibilità di “fare” il partito a Nocera Inferiore. L’altro ieri, il gruppo storico del Pd ha gridato allo scandalo per la scelta, come tante altre, passsata sulle teste del partito locale. Di questo gruppo fanno parte nomi storici del partico, come Ro-
setta Petrosino, Raffaele Serio e Salvatore Soriente,a ssieme a molti amici dell’ex sindaco Antonio Romano e dell’assessore Rosario Cozzolino.

Poi ci sono i sostanziali distinguo del gruppo Cambaimenti che, da porattori di nuove istanze, non vogliono mischairsi con queste vicende che di politico non hanno nulla. Ora arriva la nota di tre consiglieri comunali, Massimo Petrosino, Guido Tafuro e Gianfranco Trotta. Questi due considerati vicinissimi al sindaco Torquato e , quindi, la firma in calce al documento è apparsa molto strana. «In merito alla nomina del Presidente della Patto Territoriale per l’Agro Nocerino-Sarnese si legge nella nota-, i sottoscritti consiglieri comunali precisano che nella riunione di maggioranza del 22 luglio, peraltro unica, gli stessi hanno unicamente espresso la propria opinione positiva circa l’opportunità per l’ente di ricoprire un ruolo di rilievo nella partecipata, da verificarsi nella assemblea del 25 u.s.

Tuttavia la scelta del consigliere Paolo De Maio, sulla cui professionalità, lealtà e preparazione non può nutrirsi alcun dubbio, non è stata discussa nel gruppo consiliare né tantomeno nel partito nocerino. Riteniamo che tali percorsi vadano invece consumati anche all’interno del partito, convinti che la democrazia e il confronto rappresentino un momento essenziale per la sopravvivenza di ogni comunità civile e politica. Circa le ultime dichiarazioni del Sindaco, è appena il caso di evidenziare che il passaggio di energie consiliari nel Pd è avvenuto su basi volontarie e senza alcuna forzatura o indicazione, unicamente perché consapevoli che il Pd possa assurgere al ruolo che gli compete di primo partito cittadino».

Il Pd rischia di implodere. Del resto, molti aspirerebbero a correre come candidato sindaco alle prossime elezioni, anche contro Torquato e semmai raccoglierne il testimone qualora si candidasse alla Camera.

Alessio Vicidomini – Le Cronache

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