Nocera Inferiore ha un Piano Urbanistico Comunale, con 17 voti favorevoli e 3 contrari, in consiglio comunale passa un lavoro iniziato nel 2012. Regolamentazione che mancava dal 1976 e che la città ha solo sfiorato piú volte nelle passate amministrazioni. Il sindaco nel suo intervento di apertura, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato a questo storico traguardo: l’assessore Amato, il professore Dal Piaz, gli architetti Giordano ed Amabile, il geometra Orefice e Innamorato seduto in sala.
Per il Primo Cittadino una promessa elettorale mantenuta: “Era una missione impossibile, o quasi, ed io la rivendico. Piano costruito con fatica, una cerniera che si chiude”. La soddisfazione di aver compiuto un passo storico, trapela dai volti dei consiglieri di maggioranza, i quali a turno hanno voluto ringraziare per questa importante approvazione. Torquato ne è consapevole: “Il Puc fai i conti con una realtà territoriale compromessa da 60 anni, sino al campanile di Pompei”.
È una tappa, un inizio che vedrà tutelate realtà come quelle di Fiano, di Grotti e di Piedimonte. Un piano che nasce nel rispetto delle norme nazionali e che si è dotato di tutti gli strumenti di partecipazione, ufficiali e non ufficiali. Ad evidenziarne le caratteristiche, l’assessore Ciro Amato: “Il Puc si divide in due parti, strutturale e parte operativa”. Disciplina il centro della città, le poche aree verdi, le zone periurbane e pararesidenziali, ma anche le aree rurali. Vi è anche un aspetto economico, relativo alle attività produttive da riqualificare oppure da delocalizzare nelle aree industriali. Il piano operativo, è invece leggero. Non vincolistico. In esso ad esempio, è contemplata la viabilità, tipo le piste ciclabili, la salvaguardia dei beni culturali, l’edilizia sociale, tipo l’area di via Napoli, la tutela delle zone collinari. L’assessore Amato si è soffermato sulle finalità del Puc: “Deve avere una gestione dinamica, essere controllato nell’attuazione attraverso dei bilanci bimestrali o trimestrali. Aggiornarlo in base ai tempi ed alle risorse economiche. Ricordiamoci che dal 1980 ad oggi, c’è stata una confusione tra pubblico e privato”.
Questo storico Puc è un inizio, una tappa indispensabile verso il futuro della città di Nocera Inferiore.
Giuseppe Colamonaco