CASTEL SAN GIORGIO. Con un dignitoso post su Facebook Antonio Fasolino, il pediatra che pensava di candidarsi a sindaco beneficiando dell’appoggio dell’ex primo cittadio sangiorgese, Franco Longanella, di fatto annuncia il suo ritiro dai giochi. Il medico che certamente non si era lanciato nell’agone senza aver prima ricevuto l’ok dall’ex sindaco, prende così atto che la vecchia politica sangiorgese è fatta di giochini, piccole manfrine, vendette e principalmente di parole che hanno lo stesso valore delle scritte sulla sabbia. Miserie umane, insomma.
La preparazione per le amministrative del prossimo anno, intanto, prosegue senza sosta alla faccia di chi va dicendo in giro che mancano ancora molti mesi al ritorno alle urne.
Raffaele Sellitto sembra sempre più orientato vero l’appoggio a Pina Esposito, verso la quale sembrano confluire altri pezzi da novanta della politica sangiorgese. L’ex assessore provinciale al lavoro vanta una buona immagine e la fama di persona seria e affidabile il che la pone tra le più accreditate candidate per la vittoria finale.
Oltre a Sellitto, Sica e Alfieri sembra si sia aperto il dialogo anche con i Soglia e con Michele Salvati mentre la novità è che Giuseppe Alfano viene oramai dato in forza ai donatiani. Una notizia questa che lascia perplessi specie nel caso il candidato a sindaco debba essere, come ritengono in molti, Antonino Coppola che impedì l’elezione dell’ex sindaco al consiglio provinciale dieci anni fa candidandosi in contrapposizione tra le file dei Ds. Alfano è sempre stato il fautore della realpolitik ma abbracciare chi già lo pugnalò sembra davvero troppo anche per la realpolitik.
Manuel Capuano continua a tessere la sua tela, ma alcuni tra i suoi più accreditati sponsor di sempre, suocero di un altro consigliere comunale del gruppo di Capuano, sembra già essersi schierato con Pina Esposito, mentre Paola Lanzara resta la candidata su cui realmente convergeranno gli uomini di Longanella, o almeno quelli che restano. Il dubbio vero è cosa resta della forza elettorale alle ultime elezioni di Longanella, se Sellitto, Alfano, Salvati e i fratelli Coppola hanno già preso altre strade.
Il partito in difficoltà è ancora il Pd. Oramai sono in molti a pensare che il vero candidato a sindaco non sia più Andrea Donato che continua però a fare il regista delle operazioni. Silurato Vincenzo Lamberti, vicesindaco di Sammartino, il leader maximo pensa a raccogliere adesioni convinto che il suo potere elettorale è restato inalterato. Al posto del fido scudiero Lamberti, Andrea Donato intende schierare Raffaele Gambardella, molto molto vicino al nuovo parroco di Lanzara.
Il rapporto stretto e intenso con il parroco servirebbe nelle intenzioni di Donato a far recuperare una fetta di voti cattolici un anno fa preda di Maria Sica. L’operazione, però, che già si condisce di voci e pettegolezzi, potrebbe rivelarsi un boomerang. Nel frattempo si attendono gli altri schieramenti pesanti. La probabile discesa in campo di Lubritto va a scardibnnare una serie di posizioni precostituite ma con tanti candidati e altrettante liste in campo le elezioni diventano un terno al lotto e ogni previsione appare fin troppo azzardata.
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache