Noi tecnici di Nocera Superiore, sottoscrittori dell’istanza che ha prodotto il recente consiglio comunale monotematico sulla questione del “blocco dell’edilizia”, avvertiamo l’esigenza di effettuare alcune considerazioni.
In primo luogo noi siamo del tutto insoddisfatti dall’esito di quel consiglio, non perché ci attendessimo aperture che si erano preannunciate improbabili, attesa l’ ’ostinazione del Sindaco già intravista sette giorni prima, ( fra le righe di una falsa manifestazione di … “sensibilità”, quando chiese il rinvio) ma per i contenuti della proposta approvata.
La maggioranza che sostiene questa amministrazione ha bocciato la nostra proposta, che chiedeva di annullare una delibera di giunta già ampiamente sconfessata dalle sentenze del TAR Salerno, ed ha, invece, pensato bene di approvare quella letta dal gruppo di Comunità Italia; già non era apparsa chiara in Consiglio, quando era stata formulata dai proponenti, tale proposta risultava ancora più oscura nella sua stesura scritta tant’è che dopo il consiglio si sono resi necessari chiarimenti e precisazioni ( che non modificano, ahinoi, quanto votato ed approvato).
Qui ci si vorrebbe esimere dall’esegesi di un testo di difficile comprensione (che spetta giustamente a chi ha avuto la capacità di partorirlo), ma si intende far riflettere sul fatto che il Sindaco definì PLEONASTICA la proposta che era stata appena approvata. I tecnici non possono non sottolineare che i proponenti di Comunità Italia, che in più sedi avevano affermato di condividere la nostra posizione, hanno giustificato la loro astensione sulla nostra proposta dicendo che “la delibera da annullare era vecchia di due anni” ( come se non fosse più efficace e vigente) o che “dovevano essere coerenti con il loro precedente voto favorevole” ( ma la D.356/2014 è una delibera di Giunta, giunta di cui Comunità Italia non faceva e non fa “ancora” parte).
Noi ribadiamo con forza e decisione che l’atto di indirizzo sull’edilizia è
ERRATO: perché disattende la legge 16/2014 con giustificazioni risibili oggi abbandonate dagli stessi estensori e che il legale che difende ( con scarsi successi) il Comune si è guardato bene dal condividere.
INOPPORTUNO: perché lega la Giunta e l’Amministrazione a responsabilità che debbono far capo solo al Dirigente che emette i provvedimenti
PERICOLOSO per le casse comunali, in caso di condanna al risarcimento dei danni arrecati con i numerosi dinieghi.
GRAVE perché blocca tutta l’economia che si muove intorno ad ogni tipo di attività edilizia, compresa quella dei piccoli interventi di piano casa, di attività imprenditoriali che necessitano di adeguamenti e piccoli ampliamenti, dei sottotetti ecc.ecc.
E’ inaccettabile che le uniche risposte che dobbiamo udire dal Sindaco sono, come un disco incantato, sempre riferite ai suoi atti di pianificazione e all’inerzia dei suoi predecessori.
Egli devia le risposte dal merito ( su cui l’unica cosa certa è che affronterà altre spese per continuare i temerari contenziosi fino al Consiglio di Stato.. per lo meno solo per coloro che a suo giudizio meritano questo accanimento) per spostarle sul P.U.C.Noi ribadiamo di essere favorevoli ad ogni atto di moderna ed attenta pianificazione che tuteli in maniera adeguata il nostro territorio, anzi, invitiamo gli estensori del PUC a rivedere i 1180 alloggi che improvvidamente il PUC prevede; dobbiamo però ancora una volta sottolineare la TOTALE ESTRANEITA’ dei due argomenti, quello della legittimità giuridica degli interventi edilizi che si stanno bloccando e quello della pianificazione in itinere.
