Esposito si autosospende dal Pd. Trotta, De Maio e Tafuro: «Lo facciano tutti i coinvolti»

Enrico Esposito in procinto di lasciare il Partito democratico e pronto ad aderire al Gruppo misto in Consiglio comunale. Potrebbe essere questo uno dei primi ef- fetti degli articoli pubblicati da Le Cronache sui brogli durante le parlamentarie del 2012 a Nocera Inferiore e che vedono coinvolti anche Esposito, i suoi colleghi consiglieri comunali Antonio Iannello e Massimo Petrosino e l’ex vicesindaco della città Vincenzo Petrosino.

A chiedere le loro dimissioni da ogni incarico di partito, in verità, erano stati alcuni militanti de Pd nocerino e soprattutto tre consiglieri comunali che da poche settimane hanno aderito ai Democrat, gli av- vocati GianfrancoTrotta e Paolo De Maio, e il presidente del Consiglio comunale Guido Tafuro. I tre esponenti del Pd in una nota avevano scritto: «Pur essendo garantisti, in quanto si tratta di indagini in corso e le responsabilità debbono essere accertate nelle sedi opportune, è evidente che la vicenda apparsa sugli organi di stampa, che vede coinvolti consiglieri comunali di partito, pone un problema di opportunità anche politica.

A nostro avviso costituirebbe un gesto di responsabilità politica sia sospendersi dal partito democratico, unitamente agli altri tesserati coinvolti, che rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Riteniamo occorra essere netti sul modo di fare che deve contraddistinguere l’operato di chi si propone democraticamente nel partito e si impegna quotidianamente per la propria città».
In pratica, Esposito avrebbe anticipato la stessa richiesta dei suoi colleghi di scranno nelle assise cittadine. Il terremoto scatenato dalle scosse generate da Le Cronache non sembra esaurito.

Lo sciame sismico potrebbe coinvolgere anche Antonio Iannello e Vincenzo Petrosino, determinando così uno stravolgimento degli equilibri politici in seno ai democratici nocerini il cui nucleo consiliare sarebbe rappresentato per la maggior parte da consiglieri subentrati successivamente nel gruppo del Pd e di sicura “fede” del sindaco Manlio Torquato, che in pratica metterebbe più che un piede in casa degli ex suoi competitor, in vista anche delle amministrative del 2017. Un sisma che potrebbe “sfrattare” anche molti iscritti storici del partito che già ave- vano mal digerito l’accordo con il sindaco dal passato in Alleanza nazionale, pur se molti di loro lo avevano votato al ballottaggio che gli permise l’elezione a primo cittadino di Nocera Inferiore.
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache del Salernitano
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