Le ultime piogge ed i relativi allagamenti a nord della provincia di Salerno, hanno fatto ritornare in auge la questione sicurezza degli affluenti del fiume Sarno. Argomento mai abbandonato dai comitati civici locali, anzi, argomento di interesse generale che, vista la sua complessità, ha scatenato diversi punti di vista. Recente il parere favorevole del Consiglio di Stato, al Grande Progetto Fiume Sarno e che vedrà ad ottobre presso il Tar l’opposizione di comitati ed enti comunali. Nocera Inferiore, Montoro e ultimamente Sarno, sono i comuni che insieme ad i comitati civici sono contrari alla realizzazione della riqualificazione del fiume Sarno della Regione Campania. L’opera idraulica e la realizzazione delle vasche di laminazione, secondo la posizione di detti enti, potrebbero inquinare le falde acquifere che sono profonde pochi metri. Diversa la posizione del comune di Scafati. L’Amministrazione Aliberti é favorevole al progetto del fiume Sarno ed in appoggio alle posizioni della Regione Campania. Emiddio Ventre, presidente di “No Vasche”, ha dichiarato sulla propria pagina di facebook, di essere favorevole alle costruzione delle vasche, ma solo in caso di pulizia del fiume dagli inquinanti. Ventre parla della commissione VIA, andando a rileggersi i documenti e dice: “Se prima avevamo dei sospetti, adesso abbiamo la certezza che la commissione VIA ha ignorato lo stato d’inquinamento” – dalle carte si evince che VIA stabilise una semplice prescrizione ‘dovrà essere assicurata la compatibilità ambientale delle acque recapitate nelle suddette opere’, il presidente aggiunge – “Noi non siamo a priori contro le vasche, ma vogliamo prima che si facciano gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’esistente (dragaggio, rifacimento degli argini ed ampliamento) poi se serviranno ancora le vasche per evitare le inondazioni in queste ci dovrá finire acqua PULITA. E per far si che questo avvenga bisogna bloccare chi scarica ancora oggi e durante le piogge reflui contaminanti e cancerogeni. Vedi caso Via Pucci a Nocera Inf. dove la piccola cascata sotto al ponte di via Bosco Lucarelli fa da effetto aereosol, quindi tutti gli abitanti della zona sono costretti a stare con porte e finestre chiuse per evitare di respirare metalli pesanti ed IPA di cui il fiume è pieno”.
Giuseppe Colamonaco
Le ultime piogge ed i relativi allagamenti a nord della provincia di Salerno, hanno fatto ritornare in auge la questione sicurezza degli affluenti del fiume Sarno. Argomento mai abbandonato dai comitati civici locali, anzi, argomento di interesse generale che, vista la sua complessità, ha scatenato diversi punti di vista. Recente il parere favorevole del Consiglio di Stato, al Grande Progetto Fiume Sarno e che vedrà ad ottobre presso il Tar l’opposizione di comitati ed enti comunali. Nocera Inferiore, Montoro e ultimamente Sarno, sono i comuni che insieme ad i comitati civici sono contrari alla realizzazione della riqualificazione del fiume Sarno della Regione Campania. L’opera idraulica e la realizzazione delle vasche di laminazione, secondo la posizione di detti enti, potrebbero inquinare le falde acquifere che sono profonde pochi metri. Diversa la posizione del comune di Scafati. L’Amministrazione Aliberti é favorevole al progetto del fiume Sarno ed in appoggio alle posizioni della Regione Campania. Emiddio Ventre, presidente di “No Vasche”, ha dichiarato sulla propria pagina di facebook, di essere favorevole alle costruzione delle vasche, ma solo in caso di pulizia del fiume dagli inquinanti. Ventre parla della commissione VIA, andando a rileggersi i documenti e dice: “Se prima avevamo dei sospetti, adesso abbiamo la certezza che la commissione VIA ha ignorato lo stato d’inquinamento” – dalle carte si evince che VIA stabilise una semplice prescrizione ‘dovrà essere assicurata la compatibilità ambientale delle acque recapitate nelle suddette opere’, il presidente aggiunge – “Noi non siamo a priori contro le vasche, ma vogliamo prima che si facciano gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’esistente (dragaggio, rifacimento degli argini ed ampliamento) poi se serviranno ancora le vasche per evitare le inondazioni in queste ci dovrá finire acqua PULITA. E per far si che questo avvenga bisogna bloccare chi scarica ancora oggi e durante le piogge reflui contaminanti e cancerogeni. Vedi caso Via Pucci a Nocera Inf. dove la piccola cascata sotto al ponte di via Bosco Lucarelli fa da effetto aereosol, quindi tutti gli abitanti della zona sono costretti a stare con porte e finestre chiuse per evitare di respirare metalli pesanti ed IPA di cui il fiume è pieno”.
Giuseppe Colamonaco