Apprendo con disappunto e dispiacere il contenuto della nota stampa a firma del Sindaco di Nocera Inferiore, avv. Manlio Torquato, e ritengo necessario, nonché doveroso fare talune precisazioni, non solo allo scopo di chiarire le vicende degli ultimi giorni, ma anche e soprattutto al fine di sgombrare ogni possibile fraintendimento sul mio intervento nella conferenza stampa ultima tenuta il 04 agosto u.s.
In primo luogo, il sottoscritto intende replicare alla doglianza del Sindaco, secondo cui l’Amministrazione sarebbe stata latitante sulla vicenda della Nocerina. Bisogna, al riguardo, chiarire che da parte dell’Amministrazione non v’è stata latitanza, ma completo disinteresse, sicuramente parzialmente giustificato dal tentativo di tenersi fuori dalle vicende personali, che hanno colpito la vecchia gestione societaria. E fin qui nulla da recriminare. Ma ciò che fa più male, non solo al sottoscritto, ma, credo, a tutta la cittadinanza sportiva e tifosa, è stata ed è tutt’ora la volontà dell’Amministrazione locale nel disinteressarsi totalmente all’attualità del mondo sportivo e soprattutto calcistico della nostra città; in particolare, ci si riferisce al silenzio pervicace legato alla questione dello stadio S. Francesco, abbandonato alla incuria ed in totale sfacelo, compromettendone l’utilizzo nel prossimo futuro, impedendone, per tale via, la fruizione a totale beneficio della collettività. Il Sindaco, infatti, dimentica che lo stadio non è dell’Amministrazione locale, ma è della comunità. Chiosare affermando che “in fondo Nocera Superiore è la città gemella … e che … non si possa giocare anche lì” equivale a dire che lo stadio S. Francesco non è e non sarà più il luogo deputato al calcio giocato, quello che i cittadini sportivi e tifosi amano riempire di striscioni e di grida di gioia durante le manifestazioni sportive; equivale a dire che il futuro del calcio a Nocera Inferiore è morto.
Reputo, infine, necessario replicare a quanto sostenuto dall’Amministrazione locale, con riguardo al ruolo del sottoscritto tenuto in questo ultimo anno. Premesso che il mio interesse verso le vicende della Nocerina ha la sola natura di tifoso, finalizzata ad assicurare, per quanto possa essere stato possibile, attraverso la mia professionalità, unicamente la continuità del calcio giocato nella città di Nocera Inferiore; detto ciò voglio sgombrare ogni dubbio sul fatto che non ho mai fatto parte della dirigenza della precedente gestione societaria, non rappresento la vecchia compagine né rappresento oggi “personaggi vecchi o nuovi, di prima o seconda linea, protagonisti o mascherati per nuovi”; ho semplicemente messo al servizio della collettività, quella sportiva prima e calcistica dopo, le mie capacità tecniche e professionali, finalizzate, ribadisco, ad evitare l’inevitabile, ovvero la morte del calcio a Nocera Inferiore.
Infine, quanto all’incontro tenutosi qualche mese fa presso la casa comunale, luogo, fra l’altro deputato al servizio della collettività, sempre e comunque, e non solo quando lo ritiene opportuno l’Amministrazione locale, il Sindaco dimentica che delegato al deposito della istanza avanzata dal Comune alla FIGC, ad oggetto il rilascio del titolo per la serie D o categoria inferiore (eccellenza), è stato proprio il sottoscritto; né può dimenticare il Sindaco che quella istanza rivolta alla FIGC è stato l’unico atto “costruttivo” messo in “campo” dall’Amministrazione locale.
Certo di essere stato compreso da tutti ed in particolar modo dalla tifoseria “rossonera”, ribadisco ancora una volta tutta la mia disponibilità a sgombrare il campo da qualsivoglia “ solito guazzabuglio”, che possa frenare ed “ostacolare” la linea “costante” tenuta dall’Amministrazione locale.