Urbanistica, commercio, archeologia, ambiente e scuola. Questi i temi affrontati nel dibattito a Villa Albani tra i concorrenti alla poltrona di primo cittadino di Nocera Superiore. L’incontro, organizzato e trasmesso in streaming dalla web tv medianews24 (direttrice Lucia Trotta, coordinamento regia Enzo Ciancio, moderatori Carmine Torino e Maria Rosaria Vitiello), ha confermato anche mediaticamente quanto sia valida, sentita e costruttiva la proposta amministrativa di Giovanni Maria Cuofano. Non basta saper parlare perché negli ultimi anni Nocera Superiore s’è nutrita di chiacchiere e svuotata di concretezza. Sono i contenuti a far la differenza. E quelli del candidato della coalizione “Vogliamo un’altra città” potranno davvero restituire a Nocera Superiore dignità, decoro, vivibilità ed entusiasmo.
– Primo punto, pianificazione urbanistica e viabilità.
“Il Puc è fondamentale per la nostra azione di governo. Nocera Superiore è tra i comuni che, non avendo rispettato la scadenza del 4 gennaio, è andato in proroga. È arrivata l’ora di svincolarsi dai vecchi metodi di amministrazione. Vogliamo trovare un giusto equilibrio tra pubblico e privato per avere fondi sufficienti ed assicurare finalmente un piano urbanistico efficace. Ci sono enormi disagi, poi, legati alla mobilità ed alla viabilità. Nel nostro piano è previsto lo sviluppo di un forte trasporto interrurbano, per agevolare il quale attingeremo ai fondi della comunità Europea”.
Secondo punto, commercio e attività produttive.
“Abbiamo già avuto diversi incontri con le associazioni di categoria. Per la scarsa organizzazione degli ultimi anni anche il commercio ha pagato e sta pagando un prezzo molto alto. È evidente l’incapacità di chi ha finora amministrato di offrire un adeguato supporto a chi ogni giorno combatte per tenere in vita la propria attività. Noi vogliamo porci come intermediari con la camera di commercio, che in questi anni ha anche distribuito dei fondi. Ed essendo una coalizione che punta al dialogo costante, faremo opera di mediazione per arrivare ad un canone concordato tra proprietari ed affittuari. Puntiamo poi all’abbattimento di imposte che come ente comunale possiamo gestire tranquillamente. Importante poi la regolarizzazione della sosta a pagamento. Pensiamo ad una carta di servizi per gli esercenti commerciali”.
Terzo punto, turismo archeologico.
“Gli amministratori degli ultimi anni hanno consumato uno scempio contro l’umanità. Abbiamo un contesto archeologico ricchissimo che versa però in condizioni di degrado. Si doveva avviare già da tempo una conferenza di servizi con la Sovraintendenza. Necessaria a questo punto un’azione manutentiva straordinaria. Nel nostro programma intendiamo favorire la creazione di cooperative per preservare i siti archeologici e poi di un indotto che coniughi arte, gusto e tempo libero. È da anni che fanno campagne elettorali sul tema dell’archeologia, ma l’incuria ed disfacimento sono sotto gli occhi di tutti”.
Quarto punto, acqua ed ambiente.
“Mi viene la nausea pensando ai rifiuti sversati illegalmente. Ci vuole più sorveglianza. Bisogna poi rimuovere l’amianto. Non è stato mai fatto un censimento sul territorio per verificare in che misura è presente una sostanza così pericolosa. Intendiamo, inoltre, delocalizzare alcune attività produttive. Sulla questione dell’acqua abbiamo aderito alla rete dei sindaci e pretenderemo, se ci sarà data fiducia dai cittadini, interventi alla rete di infrastrutture sulla quale la Gori è incompetente. Capitolo rifiuti. Nel nostro programma vogliamo dare un’organizzazione premiale alla raccolta di rifiuti. Passeremo all’identificazione attraverso badge ed i cittadini più virtuosi saranno premiati pagando di meno”.
Quinto punto, la scuola.
“L’argomento è centrale in ogni nostro incontro. Il governo centrale prevede deroga al patto di stabilità per l’edilizia scolastica. Ristrutturare non è conveniente: si spende tanto e si ottengono risultati modesti, poco duraturi. Noi vogliamo costruire scuole nuove attraverso una precisa calendarizzazione che eviti disagi nel breve-medio periodo. È assurdo che tanti ragazzi vivano le loro giornate in aule che non rispettano nemmeno le norme basilari. Ci teniamo parecchio, poi, alla formazione. Per questo vogliamo creare una piattaforma di lavoro con i dirigenti scolastici per incentivare sempre di più la crescita del nostro territorio. È dai bambini che inizia lo sviluppo culturale di una popolazione”.
