Pompei: passeggiata ecologica per il 25 aprile negli scavi. Una protesta di Legambiente per la tutela del sito

Restituire Pompei alla “Bellezza”. Domani, 25 aprile, Legambiente promuove una passeggiata all’interno dell’area archeologica di Pompei con una visita alle strutture di maggiore rilievo e con uno sguardo attento ai crolli degli ultimi anni. L’appuntamento alle ore 9 presso l’ingresso scavi “Porta Marina.

L’iniziativa è stata promossa dal circolo Legambiente Woodwardia per richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare gli scavi e l’intera area archeologica di Pompei: per una manutenzione ordinaria, servono fondi, serve personale qualificato. Insomma, meno grandi opere, più tutela e protezione dei nostri gioielli culturali. Anche perché mentre si discute, si ragiona e si polemizza gli scavi ìcrollano. Le parole, le promesse, le buone intenzioni non servono più.

“Basta con la retorica su Pompei: è questo il senso del nostro “abbraccio alla bellezza di Pompei per porre al centro dell’opinione pubblica e a chi ha responsabilità, l’assoluto bisogno di un enorme cambio di passo nella gestione quotidiana del sito archeologico tra i più importanti al mondo – dichiara Nabil Pulita, responsabile Turismo di Legambiente Campania – La retorica deve finalmente cedere il passo ad una nuova visione integrata del nostro patrimonio culturale. Si deve potenziare con una giusta organizzazione interna la manutenzione costante; non servono gli spot di singoli progetti che non garantiscono continuità di conservazione. A preoccuparci, però, è anche la situazione degli appalti dei lavori all’interno dell’area: i ribassi tremendi ai quali si assiste pongono non pochi interrogativi. Bisogna avere una visione ed un modello turistico integrato in cui la mobilità, il senso di legalità e tranquillità e i servizi al pubblico si integrino formando un “sistema” vincente che faccia decollare l’intera economia regionale”. Per questo chiediamo uno sforzo a tutte le istituzioni affinché, ognuno per sua parte, riesca a razionalizzare e ad utilizzare i soldi in gioco per Pompei nel miglior modo possibile, affinché la conservazione e la valorizzazione siano davvero un volano per l’economia e per creare quei circuiti virtuosi a cui Pompei deve aspirare”.

loading ads