A fronte di una disoccupazione record al sud e dell’impegno che il Comune di Nocera Inferiore parrebbe profondere nello sviluppo delle attività produttive ed economiche (è di qualche giorno fa la costituzione di un apposito organo consultivo), vi è una vicenda i cui contorni non appaiono del tutto chiari. Nel mese di dicembre dello scorso anno, una importante società multinazionale chiede al Comune di Nocera Inferiore l’autorizzazione ad aprire un supermercato da collocare negli stessi locali dove precedentemente si trovava un analogo esercizio commerciale, di un’altra catena, che aveva deciso di cessare l’attività qualche mese prima. Si tratta di un investimento di considerevole importanza, che prevede l’assunzione di dipendenti da selezionare in ambito locale, e che genera ulteriori movimentazioni economiche ed ulteriori posti di lavoro per l’indotto, rappresentato dalle imprese fornitrici dei servizi di vigilanza, di manutenzione, di pulizia e di tutti gli altri servizi accessori di cui una struttura commerciale necessita. Ma, incredibilmente, il Comune di Nocera Inferiore, che in un primo momento aveva assicurato il proprio benestare, inizia ad opporre ostacoli di natura burocratica, fino al punto di comunicare formalmente la propria intenzione di rigettare la richiesta di autorizzazione. Tale provvedimento è stato formalizzato alla società istante nonostante il recepimento da parte del Comune della direttiva comunitaria “servizi” del 2006, del decreto legislativo “liberalizzazioni” del 2010 e, da ultimo, della recente legge regionale n 1 del 2014. Provvedimenti legislativi, si osserva, che hanno fatto ‘cadere’ ogni barriera all’apertura di esercizi commerciali. Inoltre, sembra strano che vi possano essere preclusioni, visto che, come detto, negli stessi locali, fino a pochi mesi fa, era regolarmente aperto un altro supermercato. Queste ed altre osservazioni sono state inserite in una memoria che i legali della multinazionale hanno presentato al Comune, al quale, a questo punto, spetta adottare la decisione definitiva. Se da Palazzo di città arriverà lo stop all’iniziativa, significherà che Nocera Inferiore, in un momento di grave crisi, particolarmente grave nel Meridione, come risulta dai dati SVIMEZ di cui proprio qui si è recentemente discusso, avrà rinunciato ad un’iniziativa che avrebbe pompato risorse finanziarie e creato occupazione.
Nocera Inferiore: ostacolato investimento ad una multinazionale
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