Salerno: chiusa agenzia di scommesse priva di autorizzazione

Nell’ambito delle iniziative programmate dal Comando Provinciale di Salerno a presidio della legalità e a contrasto del dilagante fenomeno delle scommesse clandestine e del gioco d’azzardo, i baschi verdi del Gruppo di Salerno hanno eseguito una ulteriore operazione di controllo in Città nei pressa della piazza centrale di Torrione, che ha portato al sequestro dell’area commerciale e delle strumentazioni presenti in un altro centro scommesse non autorizzato, pervenendo alla denuncia del responsabile e di un avventore.
L’agenzia era destinata alla raccolta ed accettazione di scommesse su eventi sportivi e virtuali.
L’attività di accettazione, raccolta e gestione delle scommesse veniva attuata dal personale dell’agenzia in assenza della concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tali scommesse venivano poi convogliate a favore un allibratore estero, che le gestiva dalla propria sede in Malta.
Oltre agli spazi dell’agenzia, sono state sottoposte a sequestro tre postazioni telematiche, usate per l’accettazione delle scommesse (consistenti in 3 personal computer completi di stampanti termiche).
Nel locale erano presenti anche quattro apparecchi da intrattenimento, motivo per il quale sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi 24.000,00 euro, sia nei confronti dell’esercente sia del noleggiatore dei congegni.
Nella circostanza è stato denunciato anche un giocatore, sorpreso dai finanzieri mentre corrispondeva il prezzo delle giocate non consentite.
La normativa vigente, difatti, punisce sia l’esercente, sia il giocatore, per cui sussiste una specifica responsabilità penale anche nei confronti di chi si limiti semplicemente a scommettere in uno dei centri non autorizzati, peraltro agevolmente riconoscibili in quanto sprovvisti del logo e delle autorizzazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Al controllo seguiranno idonei accertamenti per la determinazione ed il recupero degli imponibili sottratti a tassazione, atteso che l’imposta è comunque dovuta, ancorchè la raccolta delle scommesse venga perpetrata in assenza di concessione.

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