Riaprire la Caserma Tofano. Edificio storico di Nocera Inferiore voluto da Carlo di Borbone

Il Primo Cittadino Avv. Manlio Torquato, accompagnato da un funzionario dell’Ufficio Demanio ha potuto visitare quasi tutti i locali, ormai abbandonati da anni, con l’intento di capire se possa diventare fattibile la realizzazione di un progetto di recupero dell’edificio vanvitelliano.

Si è svolto ieri mattina a Nocera Inferiore un attento sopralluogo all’interno della Caserma Tofano. Con il Sindaco Avv. Manlio Torquato erano presenti per conto dell’Amministra zione Comunale, l’Assessore Ciro Amato, il Consigliere Comunale Avv. Paolo Di Maio, gli Ingegneri dell’Ente Comune Mario Prisco e Antonio Di Lauro, il Prof. Dal Piaz consulente del Comune per la stesura del PUC. Ha accompagnato per il sopralluogo il Dott. Pier Paolo Russo, funzionario dell’Ufficio Demanio che al momento detiene lo stabile. Chiusa ormai da alcuni anni, la Caserma si presenta in uno stato di abbandono che comunque non nasconde la bellezza dello stabile Vanvitelliano ricco di storia e che fu aperta nel 1758. Denominata “Gran Quartiere” fu edificata dove prima c’era il Palazzo Ducale dei Pio Di Savoia., ancor prima di proprietà dei Carrafa. All’interno della Caserma si trovano circa mille tra stanze, enormi saloni e vecchi depositi di armi. Al centro dello stabile insiste un grande piazzato dove un tempo marciavano le truppe e sostavano cannoni e carrarmati. Accompagnato dal Funzionario del Demanio, il Sindaco ha potuto visitare quasi tutti gli spazi interni ed osservare con attenzione la disposizione del piazzale esterno. Il sopralluogo è stato richiesto al fine di individuare qualche possibilità di recupero della Caserma visto il decreto legislativo n. 85 del 28.10. 2010 che consente ai Comuni di acquisire immobili che si trovano sotto la tutela del Demanio storico artistico come nel caso della Caserma Tofano. In effetti, con i Decreti Legislativi n. 69 del 2013 e n. 98 del 8/2013, lo Stato ha introdotto procedure semplificate per il trasferimento agli Enti territoriali di beni immobili dello Stato. Al Primo Cittadino è stato sottoposto, dal funzionario del Demanio, l’iter procedurale per l’acquisizione del bene. In pratica il Comune dovrebbe predisporre un programma di valorizzazione del bene immobile, programma steso sulla base delle linee guida predisposte dal Ministero dei Beni Culturali ed ambientali, di concerto con l’Agenzia del Demanio. Sulla base del programma di valorizzazione predisposto dal Comune si procede poi all’Accordo di valorizzazione secondo uno schema predisposto congiuntamente al MIBAC ed alla Agenzia del Demanio. Sulla base di questo Accordo di valorizzazione sottoscritto, l’Agenzia del Demanio attiva procedure di propria competenza al fine di consentire il trasferimento del bene al Comune. Una volta trasferito, il bene conserva la natura di demanio pubblico –ramo storico, archeologico e artistico –restando assoggettato alla disciplina di tutela e salvaguardia del Decreto Legislativo 42/2004 che prevede che il Soprintendente territorialmente competente provvede alla verifica del rispetto delle prescrizioni e delle condizioni contenute negli accordi di valorizzazione. Per il momento l’Amministrazione Comunale ha acquisito l’iter procedurale per poter lavorare ad un probabile progetto di valorizzazione al fine di acquisire la Caserma Tofano.

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