Scafati: sequestrato impianto per lo smaltimento di rifiuti speciali

I Carabinieri del NOE di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, unitamente a quelli della locale Tenenza, a Scafati, hanno apposto i sigilli di sequestro al sito di impianto di recupero di rifiuti speciali, di frantumazione, stoccaggio e movimentazione di rifiuti e materiali pulverulenti, condotto da una nota società a r.l., contestualmente denunciandone a piede libero il legale rappresentante della medesima società per le violazioni degli articoli 256 del D.Lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente) e 659 e 674 del Codice Penale in relazione alla violazione delle prescrizioni gestionali dell’impianto imposte nei titoli autorizzativi, in particolare al superamento dei limiti quantitativi giornalieri massimi di rifiuti trattabili fissati per l’esercizio dell’attività dell’impianto, nonché per l’omessa installazione sui tre lati del perimetro aziendale dei prescritti quindici irrigatori di acqua per l’abbattimento delle polveri (all’atto del controllo dei Carabinieri del NOE ne risultavano installati solo sei e tra l’altro non funzionanti).

Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di stabilire che l’impianto produceva polveri atte a sortire effetti molesti e nocivi per le persone, nonché venivano immessi, superando i limiti di legge, negli ambienti abitativi circostanti all’impianto rumori assordanti ed insopportabili atti a cagionare il disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone.

Il procedimento penale ha avuto avvio da diversi esposti e denunce di cittadini esasperati per la presenza di fastidiose polveri ed assordanti rumori provenienti dall’impianto che hanno così indotto l’Autorità Giudiziaria ed i Carabinieri del NOE ai dovuti accertamenti, conclusi con il sequestro odierno.

Infatti, i diversi sopralluoghi dei Carabinieri del Reparto Tutela Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Salerno hanno accertato che all’interno e nella conduzione dell’impianto non vi era il rispetto delle vigenti normative ambientali, inoltre configurandosi la violazione anche di norme del codice penale.

La attenta attività investigativa dei Carabinieri del N.O.E., che hanno anche effettuato, unitamente ai tecnici dell’ARPAC di Salerno, diversi sopralluoghi all’impianto in questione, ha consentito dunque l’emissione del provvedimento della Autorità Giudiziaria che ha interessato una superficie aziendale di circa 9.000 metri quadrati, circa 10.000 metri cubi di rifiuti, ed un impianto di triturazione, per un valore approssimativo stimato di diversi milioni di euro.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, pertanto, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero che ha condiviso le risultanze investigative dei Carabinieri, al fine di non consentire ulteriormente la reiterazione del reato, ha ritenuto di disporre il sequestro preventivo del sito aziendale al fine del rispetto ambientale e della salute dei cittadini.

L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo odierno in esecuzione al decreto del GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, dott.ssa Giovanna Pacifico, è stata coordinata dal sostituto Procuratore dott.ssa Marielda Montefusco, della sezione reati ambientali della Procura Nocerina, guidata dal Procuratore Capo Giancarlo Izzo

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